Una vita nel calcio, oggi Lorenzo Iuso segue ancora "i suoi ragazzi": "Li aiuto a crescere"
VASTO. Con dodici anni di esperienza alle spalle come giocatore e tanti altri come responsabile tecnico-organizzativo alla Virtus Vasto, oggi a 74 anni allena la classe 2011 animato dal desiderio di stare insieme ai ragazzi.
Gli esordi di Lorenzo Iuso risalgo al 1966 quando a 15 anni è diventato attaccante in seconda categoria della Modugnese segnando 10 gol in 5 partite, per poi nel '67 passare nella prima categoria della stessa maglia pugliese con la quale ha messo a segno ben 35 gol. Ad un raduno ad Andria gli osservatori del Napoli e della Fiorentina si sono poi contesi il suo talento. Lui ha scelto la squadra toscana dove ha trascorso 2 anni, dal '67 al '69 giocando nella seconda, la primavera. Gli anni in cui la Fiorentina vinse lo scudetto.
Nel '69, in comproprietà con la fiorentina, è entrato nella Pro Vasto dove ha trascorso tre anni. Da lì ha collezionato altre esperienze fino a 27 anni. Amato dalle giovani generazioni vastesi che continua a crescere, abbiamo chiesto a Iuso cosa pensa dei ragazzi di oggi: "È tutto un po' cambiato, sono diversi da quelli che sono stati i miei tempi. Hanno bisogno più che mai di essere indottrinati e così cerco di stargli vicino e di correggerli al meglio. Per loro il gioco deve essere un divertimento, un diversivo che però li aiuta a migliorare soprattutto dal punto di vista del comportamento. Il calcio è rimasto sempre lo stesso ma la gente è cambiata. Dai miei mister ho imparato che i giocatori più scarsi sono quelli che fanno i falli. Prima la gente era più composta e rispettosa anche negli stadi, servivano quattro vigili a controllare. Se qualcuno volesse intraprendere la carriera calcistica deve vivere quello che viene in maniera tranquilla, lavorare ma non avendo aspettative. Prima regola è il divertimento, accompagnato da educazione e rispetto".