Crisi idrica, Furci in ginocchio: "Comune in aiuto di famiglie con bambini e anziani allettati"
FURCI. Sono ancora assetati gli abitanti di Furci, soprattutto delle sue contrade, e di altri comuni dell’Alto Vastese. La calura è andata via insieme a quella che sarà ricordata come "estate da incubo" a causa dei rubinetti a secco. Con l'arrivo dell'autunno la situazione non è migliorata, anzi, drammatico è lo scenario dipinto dal sindaco di Furci Fabio Di Vito:
“L’acqua viene erogata per pochissime ore al giorno tanto che la pressione non è sufficiente a riempire le cisterne delle case nelle contrade che da 4 giorni sono senz’acqua. Anche ieri, a spese dell'ente, ho dovuto mandare gli operai a rifornire gli abitanti di Morelle dove vivono bambini e anziani allettati che necessitano di acqua per le cure e l'igiene. E nemmeno in paese la situazione è sostenibile perché a mezzogiorno non esce già più una goccia dai rubinetti. Si tratta evidentemente di una scelta politica che ha deciso che i paesi dell’entroterra sono abitati da cittadini di serie B, che non hanno diritti ma solo doveri. Anche questa volta chiederò al prefetto di sollecitare una soluzione. Come Comune siamo disponibili a cercare soluzioni alternative insieme alla Regione, come costruire un pozzo e una cisterna da utilizzare in caso di emergenza come questa che viviamo ormai da mesi. Ma l’ordinarietà deve essere garantita dalla Sasi (società che gestisce il servizio idrico di 87 comuni della provincia di Chieti): se ci sono perdite lungo il percorso, come dichiarato recentemente dal presidente Basterebbe, è suo dovere ripararle e non scegliere la strada più comoda ovvero dell’interruzione del servizio. Questo dice la carta dei servizi e noi lo pretendiamo. Siamo a metà ottobre ma secondo il calendario della Sasi a Furci questa triste estate sembra non debba finire mai".
L'acqua arriva nelle contrade (Morelle, Colle Alto, Casalforzato, Favari, Coste Lombarde, Solagnoli e San Pietro) per poche ore al giorno poiché il serbatoio San Giorgio che le alimenta è dipendente da quello principale di Furci che ha una capienza di 100 metri cubi. Ma quest'ultimo a sua volta non riesce a riempirsi a sufficienza poiché il rifornimento avviene dalle 7 alle 12 mentre per farlo servirebbero 4 giorni interi. "Ci sono alcuni comuni in cui l'erogazione si prolunga fino alle 17, altri alle 18, qualcun altro invece non chiude per niente. L'acqua è un bene di tutti e va dato a tutti in egual misura", sottolinea il primo cittadino.
