Tumore al seno, storia di malattia e amicizia a Vasto: "A volte non si muore ma si rinasce"
Vasto Raffaella Simoncini ha presentato a Palazzo d'Avalos il suo libro d'esorsio "Bulky"
VASTO. Il successo di un libro nato e partito durante un corso di scrittura creativa tenuto dall'editore Francesco Coscioni "col pericolo che trattando un tema ispirato alla vita personale potesse risultare noioso". A dirlo è lo stesso fondatore di Neo edizioni che poi decise di pubblicare "Bulky", il romanzo di esordio di Raffaella Simoncini che si è rivelato intenso nel raccontare la storia di una trasformazione e di un’amicizia improbabile e viscerale. L'autrice lo ha presentato ieri a Vasto, in una delle sale di Palazzo d’Avalos, in occasione dell'Ottobre in Rosa che in città ha visto un ricco calendario di iniziative sul tema della prevenzione del tumore al seno.
Una narrazione sulla malattia che "non edulcora e non crea personaggi", ha sottolineato Simoncini. Il suo desiderio è stato "quello dire le cose come stanno, dalle giornate difficili a quelle pervase dall'ironia. Il racconto del corpo della protagonista si basa su quello che l'autrice stessa ha vissuto e la cui energia si propaga sugli altri, personaggi e lettori, regalando un racconto fatto con un occhio esterno e lineare senza cadere nel melodrammatico nonostante la criticità del tema. Onestà e chiarezza, questa la linea che ho seguito.
È una voce aperta sull'argomento senza deviazioni", spiega.
"Bulky - continua - significa qualcosa che ingombra ma che non corrisponde al corpo malato. Tutti i personaggi hanno qualcosa che pesa e impedisce di seguire vie alternative a quelle già definite dalle circostanze o da quello che gli altri vogliono. Gabbie che spesso ci creiamo da soli. Non è il nostro corpo che ingombra, ma è l'anima stessa che dobbiamo curare e liberare dalle sovrastrutture che non ci fanno bene".
L'evento, promosso dal Comune di Vasto, in particolare dall'Assessorato al Sociale guidato da Anna Bosco, e da Angelozzi Comunicazione, è stato arricchito dalla musica e dalla testimonianza della cantante Joia B che ha condiviso la sua esperienza, offrendo un momento toccante e ispiratore. "Un’occasione speciale per riflettere su prevenzione, guarigione e rinascita", ha detto Bosco.
"Alcune volte non si muore ma si rinasce", in queste parole di chiosa di Joia B il senso dell'incontro.