Il doloroso saluto ad Alessandro Guardiani: “Sarai sempre con noi”
VASTO. Un grande striscione bianco con la scritta “Ale, sarai sempre con noi”, agganciato al cancello laterale della chiesa, ha accolto nel silenzio l’arrivo del feretro di Alessandro Guardiani nel piazzale antistante il sagrato. Ad accompagnarlo all’uscita si sono aggiunti, invece, rombi di decine di moto, palloncini bianchi liberati in cielo e la canzone da lui tanto amata “Back to black” di Amy Winehouse.
Centinaia le persone che si sono riunite stamani nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Vasto per salutare per l’ultima volta il 17enne vastese che lunedì scorso ha perso la vita in seguito ad un tragico incidente in moto avvenuto nel primo pomeriggio sulla strada provinciale 212 che collega Vasto e Cupello (Leggi). Ad assiepare la chiesa oltre a parenti, insegnanti e cittadini, soprattutto tantissimi amici e compagni di scuola sconvolti e inconsolabili a causa della prematura e grave perdita subita. Colma di persone venute a salutare il giovane anche tutta la scalinata esterna.
Toccanti le parole pronunciate nel corso dell’omelia da don Alvaro Forcellini che ha officiato le esequie insieme a don Massimiliano Dragani: “Siamo nella chiesa di don Bosco che vi accoglie e avrei voluto che fosse lui a parlare al posto mio. Cercherò di interpretare quello che lui avrebbe voluto dirvi ovvero che siete in tanti, tanti giovani accorsi qui perchè volete bene ad Alessandro e sentite il bisogno di esprimere solidarietà e vicinanza alla sua famiglia. Se siete qui è affinché la luce rischiari la morte di questo vostro amato fratello. Questi sono momenti bui anche per chi pone la propria vita nella fede ma non riesce ad aggrapparsi lo stesso alla preghiera. Eppure vi assicuro che Dio è qui, sconvolto dal vostro dolore e porta con sé lo stesso peso. Con la sua presenza troveremo la forza necessaria per aiutarci a trovare la pace. Parole che oggi risuonano difficili riferite al caro Alessandro che vive nell’amore di tutto voi che con lui avete condiviso l’allegra e l’amicizia rimasti segni tangibili della sua presenza. Nessuno di noi è dimenticato e vive nelle emozioni indelebili che la sua comunità non abbandona anche adesso che non c'è più. Chi ha conosciuto Alessandro può testimoniare la sua bontà, l’essere sempre pronto allo scherzo, a regalare un sorriso a chiunque. Quante cose belle potrebbero essere dette e che risiedono nei vostri ricordi. Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'unico così farai il bene che più ti è possibile e come se fosse l’ultimo per non rimandare a domani quello che non puoi fare domani. Questo penso che oggi avrebbe detto Alessandro a tutti voi”. In rappresentanza della “famiglia del Mattei”, istituto superiore che il giovane frequentava, l’ex dirigente Fernando Fiore: “Sono stato 40 anni in questa scuola, una grande comunità. Mi sono sempre reputato il secondo padre dei miei studenti e poi con gli anni un nonno. Nutro un affetto senza limiti per i ragazzi e in mente c’erano tanti progetti ai quali anche tu, Alessandro, avresti partecipato e ora la tua assenza mi riempie di dolore. Con dedizione assoluta Alessandro ti porto l'affetto di tutta la scuola cui lasci un vuoto incolmabile così come senza di te resterà quel banco che però sarà per tutti motivo di riflessione”.
Alle parole di due poesie dedicate a papà Marco, a mamma Grazia, al fratello Lorenzo e ai nonni Anna e Antonio sono stati affidati il dolore e insieme la vicinanza alla famiglia. A leggerle nelle lacrime una vicina di casa e una cugina di Alessandro che ha detto interpretando il messaggio che lui stesso avrebbe lanciato: “La morte non è niente, sono solo passato dall’altra parte”.