All’Agrario l’incontro su violenza di genere e abusi: “Agevolare il cambiamento culturale”

L'APPROFONDIMENTO mer 27 novembre 2024
Attualità di Lea Di Scipio
2min
All’Agrario l’incontro su violenza di genere e abusi: “Agevolare il cambiamento culturale” ©vastoweb.com
All’Agrario l’incontro su violenza di genere e abusi: “Agevolare il cambiamento culturale” ©vastoweb.com

SCERNI. Ricco il lunedì di iniziative nel Vastese in occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tra gli eventi in programma e rivolti agli studenti spicca “Tingiamo di arancione il mondo”, che si è svolto all’Istituto Agrario dell’omnicomprensivo “Cosimo Ridolfi” di Scerni, guidato dalla dirigente Antonietta Ciffollilli. “Come comunità educante – ha detto quest’ultima - abbiamo il dovere di parlare di questi temi seppur difficili e dolorosi affinché si attivi e agevoli quel fondamentale e necessario cambiamento culturale”

Insieme al triennio della scuola di secondo grado, nella platea anche la terza media dell’Istituto comprensivo “Zimarino”. Toccante la testimonianza di Maria vittima di violenza domestica e stalking, che ha parlato agli alunni trovando le parole giuste per comunicare il dramma vissuto (Leggi). Lo ha fatto affiancata da due specialiste del settore, l’avvocato Giuseppina Fabretti, vicepresidente di Emily Abruzzo e presidente dell’associazione Cammino, e la psicologa e psicoterapeuta Sonia Abbondanza.

La mattinata di approfondimento si è aperta con i saluti della dirigente ed è stata arricchita dalle letture sul tema condivise da alcuni studenti. Questi ultimi, particolarmente coinvolti, hanno posto diverse domande, confrontandosi con i professionisti presenti che hanno scandagliato il tema della violenza di genere ma anche dell’abuso in generale, dal punto di vista giuridico e psicologico.

“Gli strumenti per combattere – ha sottolineato l’avvocato Giuseppina Fabretti – ci sono. Proprio oggi è stata emessa la condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, colpevole del femminicidio di Giulia Tramontano. Un epilogo drammatico che però può essere scongiurato se sin dai primi segnali si chiede aiuto, in modo da evitare quell’escalation di reati cui consegue l’uccisione della vittima. Maria è stata l’esempio lampante di una donna che ha combattuto per la sua libertà, richiamando alla necessità di credere in sé stessi e all’impegno di tutti nel non rimanere indifferenti di fronte a situazioni di violenza, denunciandole a chi di dovere restando in maniera anonima. Con la nostra associazione, volontaria e gratuita, siamo a disposizione affinché si possa combattere quella che è divenuta una vera e propria piaga sociale”.

A spiegare, tra le altre cose, quali sono i campanelli d’allarme da attenzionare è stata la psicologa e psicoterapeuta Sonia Abbondanza: “Importantissime sono le parole che vengono utilizzate nella comunicazione. Possono costituire un’arma che ferisce più dei gesti. La comunicazione verbale e non verbale, nonché tutti quegli aspetti che riconducono ad un atteggiamento manipolatorio e di cui ne sono il precursore. Sono meccanismi messi in atto da alcune persone anche inconsapevolmente, ripetendo degli schemi di funzionamento aggressivi o passivo-aggressivi. Molto spesso ci ritroviamo a gestire vittime di violenza inconsapevoli rispetto a dinamiche protratte per tanto tempo e dove molti di questi campanelli d’allarme non sono stati letti. Da un circuito di violenza si può uscire. Quando una persona rinasce diventa un esempio per tutte quelle persone che non ce l’hanno ancora fatta ma che devono trovare il coraggio e la forza di ammettere di avere un problema, chiedere aiuto e denunciare”.

L’evento è stato organizzato dal team bullismo e cyberbullismo capeggiato dalla referente professoressa Claudia Cocco, coadiuvata dal professor Paolo D’Annunzio, nonché moderato dalla giornalista Lea Di Scipio.

Se sei vittima di violenza chiedi aiuto al tuo medico o rivolgiti a Emily Abruzzo al numero 3518170905

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