Furti a Vasto e nel Vastese: “Leggero incremento ma non è far west, cittadini collaborino”
VASTO. “Abbiamo previsto un’intensificazione dei servizi di controllo sul territorio e rappresentato ai sindaci la necessità di incrementare le polizie locali, assenti in molti piccoli comuni o in alcuni casi composte da pochissime unità. A questo deve aggiungersi l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza che risultano utili sul piano preventivo. L’invito ai sindaci è di rivolgersi ai cittadini affinché ci sia massima collaborazione con denunce e segnalazioni anche di situazioni anomale. Devono essere protagonisti sul territorio con comportamenti virtuosi visibili per restituire l’immagine di un territorio dove vige il rispetto delle regole e non un terreno brodo di cultura per chi intende commettere crimini”.
Ad annunciare l’incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine è il prefetto della provincia di Chieti Gaetano Cupello che stamani ha presieduto l’incontro a porte chiuse nella sala consiliare del Comune di Vasto. Un confronto tra i vertici preposti all'ordine e alla sicurezza pubblica e i sindaci di Vasto e del Vastese che nel Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica hanno fatto il punto sulla situazione, condividendo le strategie da mettere in campo contro la criminalità. Preoccupa i cittadini l’ondata di furti registrata a Vasto e in tutto il suo comprensorio. Minacciate le abitazioni, le attività commerciali e nel mirino dei malviventi non mancano le auto rubate sotto casa o alle stazioni ferroviarie, in particolare allo scalo del Porto di Vasto dove decine di lavoratori fuori sede posteggiano la propria auto. Anche le telecamere, che pur risultano fondamentali alle indagini degli inquirenti, non contribuiscono spesso a fermare le mani dei malviventi.
All'incontro hanno partecipato il procuratore della Repubblica del Tribunale di Vasto Domenico Seccia, alcuni sindaci dei 25 comuni convocati, il tenente colonnello Michele Iadarola, comandante del gruppo della guardia di finanza di Chieti, il colonnello Cosimo Damiano Di Caro, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti, il tenente colonnello Mario Giacona, comandante della Compagnia dei carabinieri di Vasto, la vice questore Lucia D'Agostino, dirigente del commissariato di Vasto.
“I cittadini – continua il prefetto – possono stare tranquilli perché sanno che le forze dell’ordine, lo Stato e le autonomie locali mettono tutto l’impegno possibile per arginare il fenomeno della criminalità. La sicurezza è un obiettivo prioritario. C’è stato un leggero incremento dei dati. Questo però non ci deve far pensare ad una situazione che va attenzionata ma non siamo nel far west. Non possiamo far finta che vada tutto alla perfezione. Ma attraverso gli interventi sinergici delle forze in campo che camminano insieme e fanno la loro parte, sicuramente riusciremo ad ottenere dei risultati, fermo restando la componente investigativa che non è di pertinenza diretta del prefetto e non a caso al comitato era presente anche il procuratore della Repubblica”.
A tracciare un bilancio dell’incontro anche il comandante Iadarola: “Per chi ha portato il grido d’allarme, legato alla percezione della sicurezza da parte della comunità che i sindaci rappresentano, ad ascoltarli ci sono stati prefettura, procuratore della Repubblica e le tre forze di polizia. Questo per dire che siamo presenti, soprattutto sotto forma di sinergia perché è questa l’arma importante che frena il malavitoso ad entrare in un territorio dove c’è questa sensibilità. Per quanto riguarda la criminalità economica e i reati di natura finanziaria, da noi in particolare contrastati e che sono quelli meno percepiti rispetto a quelli predatori, si orienta maggiormente su infiltrazioni dove la criminalità cerca di espandersi in un territorio dove meno è percepita la sensazione di sicurezza e di presenza delle istituzioni. Posso dire che in questo territorio siamo nel fisiologico e non ci sono situazioni di particolare allarme. Gli anni passeranno e ci troveremo sempre ad affrontare la questione della vicinanza a territorio delle Puglie, laddove Vasto può essere una sorta di cuscinetto per quegli imprenditori della criminalità pseudo-organizzata”.