Semafori della discordia, Della Penna e Del Moro: “Un sacrificio in cambio della sicurezza”
VASTO. “I semafori servono a garantire la sicurezza dei cittadini!”. A dare una sferzata alla pletora di accuse a seguito dell’installazione a Vasto di 7 nuovi impianti di ultima generazione montati in altrettanti incroci considerati tra i più pericolosi è l’assessore alla Viabilità Carlo Della Penna. In una dichiarazione l’amministratore chiarisce l’obiettivo dell’intervento che ha scatenato plurime reazioni da parte di oppositori politici nonché cittadini e titolari dei negozi presenti in particolare lungo via Pitagora. Qui il semaforo all’intersezione con Corso Mazzini mancava da decenni ma a poche settimane dal ripristino sotto accusa sono finiti le lunghe code e i troppi minuti di attesa che congestionerebbero il traffico “non permettendo – sostiene chi ha le attività - il carico e scarico delle merci, disincentivando anche la clientela che preferisce luoghi più accessibili”. Alle loro voci si uniscono quelle dei cittadini che parlano di “miasmi fastidiosi e inquinamento sonoro”. Qualche residente dal suo balcone ha ripreso le code in un video divenuto virale sui social: “Qui è una camera a gas, non si respira”, dice commentando le immagini. Alle lamentele Della Penna risponde: “Prendiamo atto delle proteste sollevate e ci faremo carico di risolvere la questione, anche se sinceramente non vedo il nesso tra il loro ripristino e gli eventuali problemi da loro sollevati in merito alle preoccupazioni di lavorare di meno. Se pensiamo a Corso Garibaldi, i semafori non ci sono e il traffico è caotico, ma i negozianti non si sono mai lamentati”. Alle sue parole fanno eco quelle del comandante della polizia locale Giuseppe Del Moro: “La sicurezza stradale è una questione che va messa al primo posto. La circolazione riguarda non solo i veicoli, ma anche i pedoni, le categorie deboli, i ciclisti, le persone con disabilità, tutti soggetti che hanno le medesime necessità di sicurezza. Ora, nelle aree di intersezione che prima non erano regolamentate ci si può muovere senza incorrere in alcun rischio. Ricordo che quando non c’erano i semafori su via Ciccarone vigeva il caos più totale perché gli automobilisti non rispettavano neanche le minime norme del codice della strada. Oggi ci si impiega qualche minuto in più? Direi che è un sacrificio che si può fare se in gioco c’è l’incolumità di tutti. Le Traficam registrano i volumi di in rapporto agli orari e quindi bisognerà attendere che si settino come è accaduto a Sant’Antonio Abate e Vasto Marina dove si scorre con fluidità”. Sotto accusa, inoltre anche T-red e attraversamenti pedonali. I primi sono previsti in 3 incroci e hanno lo stesso funzionamento del tanto discusso semaforo situato all’ingresso sud della Marina: il sistema si attiva con la luce rossa, individuando il veicolo da sanzionare quando passa sulle spire elettromagnetiche. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia hanno chiesto di predisporre i countdown per avvertire gli automobilisti e non “diventare mero strumento per far cassa”. “A disciplinarli – spiega Del Moro – è il decreto ministeriale che stabilisce dove poterli installare e che esclude dove ci sono doppie correnti di traffico. Il motivo è la distrazione o la confusione che causano agli automobilisti. Verranno quindi messi dove possibile”. Sui 32 neo attraversamenti pedonali segnalati dai cartelli verticali ma non ancora dotati di quella orizzontale, anch’essi oggetto di critiche da parte dei cittadini perché poco visibili, Della Penna chiarisce: “Bisogna attendere che il catrame si assorba per colorarli con una pittura termoplastica più duratura, almeno 5 anni, che permetterà di abbattere i costi di manutenzione”.