​Fra Emiliano Antenucci a colloquio da Papa Francesco

l'incontro lun 01 aprile 2019

Vasto Il frate vastese ha portato al Papa l’icona della ‘Vergine del Silenzio”

Attualità di Redazione
2min
Fra Emiliano Antenucci in udienza dal Papa ©Vatican news
Fra Emiliano Antenucci in udienza dal Papa ©Vatican news

VASTO. Un colloquio privato e informale, incentrato sull’importanza della figura della ‘Vergine del Silenzio’, quello avvenuto nel palazzo apostolico lo scorso 22 marzo tra Fra Emiliano Antenucci, frate francescano originario di Vasto, e Papa Francesco.

Non è la prima volta che il sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato a Vasto il 10 marzo del 1979, incontra il Santo Padre, il quale ne ha sempre apprezzato le doti spirituali e morali tanto da nominarlo nel 2016 Missionario della Misericordia assieme ad altri 1069 sacerdoti sparsi in tutto il mondo.

Fra Antenucci è l'inventore del corso di preghiera ‘silenzio, parla il Silenzio’e promuove da tempo, anche attraverso un’intensa attività editoriale, la devozione della Vergine del Silenzio, raffigurata da un’icona che lui stesso ha fatto ‘scrivere’ dalle monache benedettine dell’isola di San Giulio, sul lago d’Orta.

«È stata una grazia immensa incontrare Papa Francesco nel Palazzo apostolico e avere con lui un colloquio di circa quaranta minuti– ha raccontato Fra Emiliano Antenucci a Radio Vaticana Italia rivelando alcuni particolari del colloquio avuto con il Santo Padre - È veramente un amico il Papa: ti lascia parlare e ha questa grande capacità di fare silenzio e di mettersi in ascolto».

Il frate ha portato al Papa l’icona originale della “Vergine del Silenzio”: «Francesco mi ha detto che è molto colpito dalla Vergine del Silenzio e ha sottolineato l’importanza non solo del silenzio interiore, ma anche del silenzio come risposta al chiacchiericcio e al terrorismo delle chiacchiere– ha proseguito il religioso - Mi sta a cuore questo valore aggiunto che il silenzio rappresenta per la spiritualità cristiana. Io non voglio creare né un movimento, né un’associazione, ma credo che nella Chiesa manchi un po’ questa dimensione. Molte volte quando preghiamo utilizziamo troppe parole vuote, diventiamo ‘parolai’ come diceva padre Andrea Gasparino. E invece forse dovremmo riscoprire la preghiera silenziosa».

Papa Francesco, nel giugno del 2016, aveva già benedetto l’icona e aveva apposto una scritta sul suo retro: ‘Non sparlare degli altri!!’. «Questo perché quando sparliamo degli altri – spiega fra Antenucci – sporchiamo il mondo e soprattutto perché il Signore ci dice di ‘non giudicare’. Ecco, in questo senso l’invito al silenzio è anche un invito alla sospensione del giudizio sull’altro, perché l’altro è un Mistero».

«Papa Francesco, in questa come in altre occasioni, mi ha incoraggiato e invitato ad andare avanti su questa strada, mi ha detto di non arrendermi», conclude il religioso francescano. «Quando gli ho raccontato la storia dell’icona e dei corsi di preghiera mi ha detto che si vede proprio come ci sia la ‘mano di Dio’ in tutto questo».

Fonte: vaticannews.va

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