«I residui delle lanterne sono un pericolo per l'ambiente e la fauna»
Vasto "Chiediamo pertanto al Comune di non consentire più l'organizzazione di questi eventi"
VASTO. Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma delle Guardie Ambientali Ecologiche Volontarie Vasto, Arci Vasto e Gruppo Fratino Vasto
"Domenica sera, 14 luglio, come preannunciato, si è svolta la sesta edizione de La notte dei desideri, organizzata e promossa dal Comune di Vasto e dal Consorzio Vivere Vasto Marina. Lo avevamo scritto a chiare lettere nel comunicato stampa di sabato 13 luglio che sarebbe stato un evento insostenibile e inaccettabile da un punto di vista ecologico ed ambientale.
Questa mattina è bastato fare un giro sulla spiaggia di Vasto Marina, nonché sulle dune della zona SIC (Sito di Interesse Comunitario), luogo in cui, come tutti sanno, si riproducono varie specie animali il cui più rappresentativo è il fratino, nonché specie vegetali di notevole importanza naturale, ma anche all’interno della pineta e lungo le vegetazione che costeggia la pista ciclabile, per trovare decine e decine di resti di lanterne lanciate in aria ieri sera, con le loro strutture in alluminio e bambu.
Molte di queste lanterne, com’è facile immaginare, sono finite in acqua. I loro residui, possono ferire o uccidere, anche attraverso l'ingestione, animali marini. Tra questi le tartarughe marine, Caretta caretta, che spesso vengono rinvenute spiaggiate senza vita lungo la costa vastese. Non solo gli animali sono a rischio, poiché, insabbiandosi, slegandosi dal supporto o spezzandosi, gli acuminati fili di alluminio possono intralciare e ferire anche i bagnanti. Si allegano foto di alcune lanterne rinvenute sulla battigia, abbandonate senza che nessuno si preoccupasse di rimuoverle. Risulta documentazione di come tali eventi possano portare a morte anche l'avifauna. Si allega a tal proposito la foto di un rapace notturno ucciso da una lanterna tratta dal sito www.greenme.it
Ieri sera il vento inizialmente tirava verso il mare, mentre poi tirava verso l’entroterra. Dunque, non ci meravigliamo di trovare resti di lanterne anche sulle colline, e non si meraviglino nemmeno gli agricoltori se nei loro orti e frutteti, o nei loro agrumeti, troveranno le lanterne bruciate e l’alluminio delle loro strutture. Ciò che ci preme sottolineare, è la totale distanza dell’Amministrazione comunale rispetto alla questione tanto della tutela ambientale quanto dell'educazione alla stessa. Com’è possibile organizzare o patrocinare un evento del genere il quale, com’è ovvio, è di notevole impatto ambientale posto che tutti i resti delle lanterne, inevitabilmente, finiscono per essere dispersi e abbandonati, andando ad inquinare ambienti marini e terrestri? Com’è possibile, per il Comune, promuovere un'educazione alla gestione consapevole dei rifiuti, se poi promuovono eventi di tal genere? Com’è possibile, per il Comune, combattere contro la piaga dell'abbandono dei rifiuti se se ne rende egli stesso corresponsabile? Diventa ipocrita promuovere le bellezze del territorio, le varie spiagge e le varie calette di notevole interesse ecologico, se poi si organizzano eventi ambientalmente insostenibili. Avevamo posto alcune domande all’Amministrazione comunale attraverso il comunicato di sabato scorso, 13 luglio, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.Però, ciò che ad oggi sappiamo con certezza, è che i luoghi frequentati dai vastesi e dai turisti, la zona SIC, la pineta, la vegetazione lungo la pista ciclabile, il mare e le colline vastesi, nonché le specie animali e vegetali in quei luoghi presenti, sono stati invasi dai resti delle lanterne atterrate e abbandonate, con notevoli ricadute da un punto di vista ambientale ed ecologico, oltre al rischio, fortunatamente non verificatosi, di causare incendi.
Chiediamo pertanto al Comune di non consentire più l'organizzazione di questi eventi, tantomeno di patrocinarli, visto che parrebbero prefigurare, al di là di tutte le considerazioni esposte, anche un reato ambientale per le conseguenze descritte."