Il giorno del Jova Beach Party mancato e la stampa nazionale si scatena
Vasto Augusto De Sanctis: "Esterrefatti per gli attacchi alle istituzioni che hanno detto no all'iniziativa"
VASTO. Oggi Vasto avrebbe dovuto vivere una giornata di festa con la tappa del Jova Beach Party, ma poi le cose sono andate diversamente visto l'annullamento del concerto.
In città si respira chiaramente il clima di delusione per aver perso un evento dalla risonanza internazionale, ma fortunatamente il ferragosto vastese è stato salvato grazie agli eventi messi in campo dall'amministrazione comunale per rimediare allo spiacevole imprevisto.
Infatti sia il concerto dei "Senza Resa" del 15 (Leggi) e sia quello di Alex Britti (Leggi) con successivi fuochi d'artificio (Leggi) sono stati molto apprezzati da turisti e residenti.
Le polemiche sulla tappa vastese saltata però non stentano a placarsi e se da un lato la minoranza comunale invoca un Consiglio monotematico (Leggi), dall'altro c'è "La Stampa" che torna sull'argomento con un articolo in cui compara i lavori eseguiti sulla spiaggia di Vasto a Fosso Marino e quelli a Roccella Jonica, dove però il concerto si è tenuto regolarmente.
Nell'articolo si mette in evidenza come i lavori abbiamo alterato lo stato dei luoghi in questione ed inoltre si ribadisce come la Procura vastese abbia aperto un fascicolo sul tema Jova Beach Party con tanto di visita del Prefetto in città (Leggi).
Augusto De Sanctis, su questo tema, si è espresso così: "Siamo esterrefatti per gli attacchi che in questa vicenda vengono indirizzati a uomini delle numerose istituzioni, tra cui Carabinieri e Prefetto, che hanno detto no all'iniziativa. Che dovevano fare, chiudere gli occhi come è accaduto troppe volte in Italia con le conseguenze tragiche che spesso i media hanno dovuto raccontare con le lacrime a posteriori? Queste sottovalutazioni si pagano ed è incredibile che ancora oggi gli organizzatori sostengano che fosso Marino sia uno "scarico". Evidentemente ignorano che questo corso d'acqua è ufficialmente censito nel reticolo idrografico del paese dal ministero dell'Ambiente. Quindi è naturale ed è pure classificato a massimo rischio alluvione. Ci volevano portare sopra 30.000 persone tombandolo senza avere alla data della decisione neanche l'autorizzazione degli enti preposti. E si lamentano pure?"
Intanto sono sempre più concrete le voci che la data verrà recuperata il 7 settembre a Montesilvano e proprio a riguardo l'amministrazione comunale di Vasto ha manifestato la propria vicinanza con una lettera al sindaco della città del pescarese. (Leggi).