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mercoledì 30 Aprile 2025
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Dopo 5 anni riapre la chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo di Torrebruna

TORREBRUNA. Dopo 5 anni finalmente a Torrebruna è stata riaperta la chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo. I residenti e i fedeli del piccolo comune dell’Alto Vastese hanno atteso questo momento da marzo 2014.

In paese per l’occasione si sono svolti due giorni di eventi. Sabato alle ore 21 si è tenuta una messa presieduta dal Vescovo di Trivento Mons. Claudio Palumbo con al termine la processione della statua di San Placido verso la chiesa parrocchiale e che è stata accompagnata dalla banda di Casalanguida.

Ieri alle 17.30 solenne rito della dedicazione della chiesa e dell’altare officiato sempre da Mons. Claudio Palumbo.

Alla due giorni di festa hanno partecipato anche i rappresentanti della Arciconfraternita – Compagnia di San Placido di Messina, del circolo San Placido di Biancavilla e della Pia unione di San Placido e San Michele di Poggio Imperiale che hanno portato con sé le reliquie di San Placido che sono state successivamente murate nell’altare della chiesa.

Per l’occasione era presente anche l’ex presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e attuale senatore in quota Pd. Quest’ultimo ha affermato: “Duecentomila euro è l’ammontare del finanziamento erogato dalla nostra Giunta, reperiti tramire i fondi Par Fsc 2007/2013 nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, per il restauro della chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo di Torrebruna“.

Il sindaco di Torrebruna, Cristina Lella, si è espressa così: “Si tratta di un doppio intervento, da un lato quello della Regione Abruzzo con circa 200 mila euro e dall’altro quella della Diocesi di Trivento con 240 mila euro provenienti da l’8×1000. Oggi è un giorno speciale per la comunità di Torrebruna e la presenza di voi tutti la rende ancora più speciale. In questi cinque anni in cui questo edificio è stato chiuso per ristrutturazione la nostra comunità ha sofferto, lavorato e faticato per continuare a vivere le celebrazioni domenicali, festive, le comunioni, le cresime dei nostri figli, i matrimoni e tutte le altre Celebrazioni nei posti più disparati (la Chiesetta di San Rocco, la Sala Consigliare Comunale, la tenso-struttura dell’associazione Corvara, che ringraziamo per averla messa sempre a disposizione, la Palestra Comunale, la Chiesetta degli alpini: insomma per cinque anni abbiamo vagato come gli israeliti nel deserto per cercare un luogo di riparo). Ci è costato tanto ma abbiamo resistito e non abbiamo perso mai la speranza. Tutta la comunità è stata messa a dura prova e questo ci ha aiutato a fare un’esperienza forte di fede “essere Chiesa di persone”. Si perché è importante avere l’edificio sacro ma ancora più importante è essere Chiesa fatta di persone, persone che camminano insieme nella fede. Eccellenza, i Torresi sono persone che nei momenti più difficili tirano fuori il meglio di loro e l’abbiamo dimostrato in questi cinque anni: sono orgogliosa di rappresentarli come primo cittadino in questo momento così importante: Grazie a tutti i torresi. In questi anni poi ci sono state tante persone che hanno lavorato sodo per permettere nelle varie situazioni e nei vari luoghi di celebrare le funzioni: non è possibile fare un elenco preciso perché sono troppe ma a tutti dico “grazie per quello che avete fatto per il bene comune. Inoltre un grazie speciale va a Sua Eccellenza Mons. Claudio Palumbo, nostra guida nella Chiesa Diocesana, al carissimo Don Erminio, nostro parroco da un anno, che ci sta accompagnando in questo momento così importante, Don Francesco che ha dedicato i suoi primi 11 anni di sacerdozio alla nostra comunità ed è quello che più ha vissuto e condiviso con noi tutti i disagi e le sofferenze per questa chiusura e che per quattro lunghi anni ha lavorato sulle soluzioni di ristrutturazione con la collaborazione della Diocesi e del Comune; Don Luca con cui abbiamo condiviso 6 anni di cammino e non ultimo il nostro amato Don Rosario che sono sicura ci guarda e ci benedice dal cielo“.

Alla fine della celebrazione fuochi pirotecnici e momento conviviale tra i tanti fedeli intervenuti con taglio della torta e foto di rito.

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