Al Mattioli i pupi antimafia raccontano l'illegalità ai giovani: "Fate ogni giorno la differenza!"
VASTO. Raccontare ai giovani la storia di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e tante altre vittime della mafia. Farlo attraverso la storica arte dei Pupi siciliani, nella versione "antimafia", con il loro linguaggio diretto ed accattivante.
Con questo fine nasce il progetto del maestro puparo Angelo Sicilia che a Vasto ha portato la rappresentazione delle speciali marionette di 50 cm all'auditorium della Polo Mattioli "spogliati delle armature per mettere in scena storie di chi ha combattuto contro l'illegalità, perdendo la propria vita per mettersi a servizio della comunità".
Un'esperienza unica, consolidata dal convegno che ne è seguito
dal titolo "Quarto Savona Quindici: storie di Capaci", con l'attenta partecipazione degli alunni delle classi quarte, in presenza e collegate a distanza.
Dal tavolo sono partiti input e approfondimenti cui hanno dato voce rappresentanti delle Istituzioni amministrative, scolastiche e professionisti nel campo del Diritto.
Sono, dunque, intervenuti l'assessore all'istruzione del Comune di Vasto Anna Bosco, il dirigente scolastico Maria Grazia Angelini, il dirigente della sede locale A.N.F. Pasquale Morelli, l'avvocato Giampaolo Di Marco, Presidente Associazione della Stampa Vastese 1957 e Segretario Generale Associazione Nazionale Forense, l'avvocato Vittorio Melone, Presidente del Consiglio dell'Ordine Avvocati di Vasto, il professor Angelo Sicilia, co-autore del libro "Io, Felicia. Conversazione con la mamma di Peppino Impastato", il professor Andrea Merlo, Docente di Diritto Penale all'Università degli Studi di Palermo.
A moderare gli interventi la giornalista dottoressa Lea Di Scipio.
Abbiamo per l'occasione intervistato il maestro puparo Angelo Sicilia.
Le foto in galleria sono della studentessa Alessia Della Gatta