Azzannato da un presunto lupo: "Sono molto scosso e traumatizzato, pronto a battaglia legale"
San Salvo "Ho chiesto il risarcimento alla Regione Abruzzo e sporgerò denuncia nei confronti dei Vigili Urbani per omissione di soccorso"
SAN SALVO. “Sono molto scosso, ripenso continuamente a quel momento. La notte sudo, mi sveglio, sono traumatizzato. Ho avuto paura di morire, sono cose che non si dimenticano”.
Si sente così Costantino D’Ettorre, il 54enne dipendente della Denso che solo una settimana fa è stato azzannato da un presunto lupo mentre passeggiava lungo la pista ciclabile di San Salvo Marina (Leggi).
“E’ sbucato da in mezzo agli alberi, all’altezza della chiesa, ed ha iniziato a ringhiare; si è scagliato verso di me puntando subito alla gola. Fortunatamente sono riuscito a proteggere collo e viso con le braccia, poi ho cercato di allontanarlo prendendolo a calci. Dopo un secondo tentativo di aggressione, il lupo fortunatamente ha desistito, ed è fuggito”.
E sull'effettiva natura dell’animale, D’Ettorre non sembra avere alcun dubbio:
“Era sicuramente un lupo selvatico. Se fosse stato un semplice cane randagio lo avrei riconosciuto, conosco bene la differenza”.
Scampato all’aggressione, l’operaio ha raggiunto a fatica la postazione della Guardia Medica, dove ha ricevuto le prime cure, per poi essere accompagnato da un amico al pronto soccorso dell’ospedale San Pio.
A distanza di una settimana da questa orribile vicenda, D’Ettore si è quasi completamente ristabilito. Più difficile sarà invece eliminare gli strascichi di quello che sembra essere diventato un autentico trauma:
“Il morso non ha lacerato i tendini, quindi me la sono cavata con due punti ed una prognosi di 8 giorni, ma poteva andare molto peggio. Sono molto scosso, ripenso continuamente a quel momento; la notte non dormo bene, sudo e mi sveglio continuamente”.
Quest'ultimo tuttavia non vuole colpevolizzare l’animale:
“La colpa non è del lupo. Io non ho fatto nulla per infastidirlo, non mi ero neanche accorto fosse lì, non possiamo però sapere se avesse una tana, o dei cuccioli nelle vicinanze, e quindi agisse di conseguenza. Il vero problema sono i cinghiali, che si riversano senza controllo nelle città, attirando i loro predatori naturali. Quello della fauna selvatica è un problema urgente, che la Regione deve assolutamente risolvere in tempi brevi. Se al mio posto ci fosse stato un bambino sarebbe sicuramente morto”.
Nel frattempo D’Ettorre ha iniziato una vera e propria battaglia legale: dopo la richiesta di risarcimento per “danni da fauna selvatica”, già inoltrata alla Regione dall’avvocato Luca Damiano, l’operaio intende sporgere denuncia anche nei confronti dei Vigili urbani, rei, a suo dire di non aver risposto alla sua richiesta di soccorso:
“Ho già parlato con il mio legale, ho intenzione di denunciare i vigili urbani per omissione di soccorso. La Guardia Medica li ha chiamati ma non si sono mai presentati”.
Intanto nella giornata di ieri il Sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis ha provato a fare chiarezza sull'accaduto ribadendo la pericolosità della fauna selvatica (Leggi).