Caso Trotta: rito abbreviato per la direttrice del carcere, in aula il 21 settembre

L'inchiesta gio 15 giugno 2023

Vasto Il legale del coordinatore della Polizia penitenziaria ha presentato istanza di legittimo impedimento

Cronaca di La Redazione
1min
Caso Trotta: rito abbreviato per la direttrice del carcere, in aula il 21 settembre ©Vastoweb
Caso Trotta: rito abbreviato per la direttrice del carcere, in aula il 21 settembre ©Vastoweb
Caso Trotta: chiesto il rito abbreviato per la direttrice del carcere. Si torna in aula il 21 settembre

VASTO. Il caso Sabatino Trotta (Leggi) torna tra le mura del tribunale di Vasto: il legale Massimo Solari ha richiesto il rito abbreviato per la sua assistita, la direttrice del carcere di Vasto e coordinatore dello staff multidisciplinare di accoglienza e sostegno, Giuseppina Ruggero.

Insieme a Antonio Caiazza, assistente capo coordinatore della Polizia penitenziaria e addetto alla sorveglianza dei detenuti difeso dall'avvocato Marisa Berarducci, la Ruggero deve rispondere dei reati di omicidio colposo e violazione di norme sulla prevenzione di suicidi oltre che di sorveglianza dei detenuti (Leggi). L'avvocato di Caiazza, Marisa Berarducci, ha presentato istanza di legittimo impedimento.

"Il giudice ha fissato per il 21 settembre la discussione del rito abbreviato per la mia assistita - dice l'avvocato Solari -. Il giudice ha accolto l'istanza preannunciando che a settembre verrà discusso l'abbreviato e verrò effettuato lo stralcio sulla posizione di Caiazza qualora non faccia anche lui richiesta del rito abbreviato".

Sabatino Trotta, psichiatra e al tempo dirigente medico dell’Asl di Pescara, si è tolto la vita nel carcere di Vasto il 7 aprile del 2021, dopo essere stato arrestato in seguito a una inchiesta della Procura di Pescara riguardante una gara d'appalti indetta dalla Asl del capoluogo adriatico. 

L'inchiesta sul caso fu aperta perché sarebbero state commesse delle omissioni in seguito alle quali Trotta avrebbe saltato il protocollo che viene normalmente applicato all'ingresso in carcere dei detenuti, ovvero la visita effettuata dallo psichiatra e dal psicologo, togliendosi poi la vita in cella a poche ore dall'arresto. 

Trotta, inoltre, non sarebbe stato sottoposto ad alcuna perquisizione dopo il suo ingresso nel carcere di Vasto, avendo così modo di impiccarsi con il laccio del pantalone della sua tuta. Si tratta di un gesto che si sarebbe ovviamente potuto evitare se l'uomo fosse stato sorvegliato e custodito costantemente come previsto dalle norme. A Trotta fu anche permesso di tenere nella propria cella un televisore, che gli ha dato modo di seguire tutte le notizie che parlavano del suo arresto.

Vastoweb.com Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 01/2009 del 9/01/2009 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Federico Cosenza

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Vastoweb.com. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione