Atti vandalici, Menna: “Problema di sicurezza a Vasto? No, di inciviltà”
Vasto “La video sorveglianza e il rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine sono importanti, ma la verità è che il tribunale di Vasto va salvato”
VASTO. “C’è un problema di inciviltà. Lo si sta registrando di frequente in questi giorni. Io invito il governo a fare una norma che comporti non una sanzione pecuniaria, ma un vero e proprio processo penale”.
Con queste parole il sindaco di Vasto e presidente della Provincia Francesco Menna ha voluto rispondere alla domanda di Vastoweb se vi sia un problema di sicurezza in città.
È dai primi giorni di gennaio che a Vasto continuano a registrarsi numerosi atti vandalici che sembrano non arrestarsi.
Durante le scorse festività sono stati registrati danni alle statue del presepe in Piazza Rossetti(Leggi), poi i bagni pubblici di Via Crispi sono stati costretti a chiudere (Leggi) e dopo ancora alla Loggia Amblingh hanno rinvenuto piante sradicate e distrutte e persino transenne gettate oltre il parapetto (Leggi). Questo però non è tutto.
Infatti anche l’ingresso della sede del SerD di corso Mazzini ha subito danni a causa di incendi appiccati addirittura in un primo (Leggi) e secondo (Leggi) momento per di più a pochi giorni di differenza.
Proprio su questi due raid nella struttura del Servizio per le dipendenze patologiche si è espresso anche l’assessore al Welfare e all’Inclusione Sociale Nicola Della Gatta: “Viviamo con preoccupazione questi atti di violenza verso un presidio che continuativamente, spesso nel silenzio generale, svolge una funzione centrale nel contrasto del disagio sociale nella nostra comunità. Nel mentre esprimiamo la sincera vicinanza all'intero personale del SerD, ci impegniamo a sollecitare migliori e più incisive iniziative di protezione per quella struttura e chi quotidianamente vi svolge il proprio lavoro a beneficio di tutti.”
Ed è proprio sull’ormai concreta necessità di protezione che il sindaco ha voluto dichiarare: “Deve essere un reato commettere questi atti, perché altrimenti rimangono dei gruppi di persone che non vogliono capire questo e sicuramente non si punisce con una multa che mai pagheranno”.
“Allo stesso modo coloro che lasciano incolti i terreni, - ha poi continuato il sindaco - devono essere puniti con multe più importanti e considerevoli. Gli atti di inciviltà vanno puniti con percorsi importanti dal punto di vista legislativo”.
Infatti il codice penale non presenta articoli per gli atti vandalici, ma prevede alcuni reati che si possono adattare a queste condotte.
Tra questi vi è il “danneggiamento aggravato” verso persone o beni altrui, ma anche di valore storico e artistico che vengono distrutti in maniera volontaria, per i quali si può essere puniti con la reclusione da 3 mesi a 3 anni.
Poi ancora è presente “deturpamento e imbrattamento” di beni altrui per cui si può rischiare la reclusione da 1 a 6 mesi e la multa da 300 a 1.000 euro.
Spesso, invece, si parla di “danneggiamenti semplici” che sono stati depenalizzati e quindi resi un illecito civile con una sanzione pecuniaria tra i 100 e gli 8mila euro.
C’è però il rischio che l’inciviltà diventi definitivamente una questione di sicurezza.
“Se non rimangono a Vasto la procura e tribunale (Leggi) allora sì che si apre una vicenda sulla sicurezza. Il governo - ha continuato Francesco Menna - deve fare in modo che rimangano perché sono la vera sicurezza. La video sorveglianza, lotta contro l’omertà e la collaborazione dei cittadini, il rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine sono importanti, ma la verità sta nel fatto che il tribunale di Vasto va salvato”.
