Rapina gioielleria armato di coltello: è caccia all’uomo a Lanciano

Criminalità mar 26 marzo 2024

Altri Comuni Si tratterebbe di un ragazzo molto giovane

Cronaca di La Redazione
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Rapina gioielleria armato di coltello: è caccia all’uomo a Lanciano ©Vastoweb
Rapina gioielleria armato di coltello: è caccia all’uomo a Lanciano ©Vastoweb

LANCIANO. Rapina l’Antica gioielleria Carabba armato di coltello, ma è costretto ad accontentarsi di un centinaio di euro.

È quanto accaduto nella serata di ieri nel centro storico di Lanciano, quando, poco dopo le 18, un malvivente si è introdotto nell’esercizio commerciale di piazza Plebiscito con il volto coperto da un cappuccio ed una bandana rossa.

In quel momento all’interno del locale era presente solamente la titolare, Francesca Carabba, 53 anni, di Frisa.

Il rapinatore si sarebbe avvicinato bruscamente alla donna, intimandola di consegnargli l’incasso. Secondo la titolare si sarebbe trattato di un ragazzo molto giovane:

Aveva delle mani molto piccole, delicate” ha dichiarato.

Non soddisfatto, il malvivente avrebbe cercato di portar via anche la borsa della donna, che si sarebbe opposta. Il ragazzo avrebbe estratto per un momento anche un coltello, quindi sarebbe nata una breve colluttazione senza ripercussioni:

“Mi sono accorta dell’arma solo guardando le registrazioni delle telecamere. Ci siamo un po’ strattonati, ma non mi sono sentita realmente aggredita” ha chiarito Francesca Carabba.

A quel punto il rapinatore avrebbe preso un braccialetto, del valore di appena 45 euro, e sarebbe fuggito a piedi per i vicoli del centro.

Sulle sue tracce si sono immediatamente messi i carabinieri del nucleo operativo di Lanciano, che hanno dato il via alle ricerche partendo dal racconto della titolare e dalle immagini del circuito di videosorveglianza dell’attività.

Non è la prima volta che la gioielleria Carabba viene presa di mira dai malviventi: nel 2019 la proprietaria fu picchiata e rinchiusa in uno stanzino da tre criminali, che portarono via gioielli per un valore complessivo di 150 mila euro.

In quell’occasione i malviventi furono arrestati e condannati.

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