Diciottenne casalese brutalmente aggredito: "Poteva accadere a chiunque, tutto partito da un equivoco"
Casalbordino, Altri Comuni Il padre: ”Si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato”
CASALBORDINO. “Matteo poteva essere il figlio di chiunque, per questo bisogna fare in modo che queste situazioni non accadano più”.
Così ha commentato Massimiliano Rocco, padre di Matteo, il ragazzo di Casalbordino rimasto ferito dopo l’aggressione a opera di oltre 10 ragazzi lunedì sera a Fossacesia.
Per la precisione il fatto si è verificato tra le 21 e le 22 nella giornata Pasquetta nel parcheggio di una nota discoteca di Fossacesia.
Matteo Rocco, classe 2005, era entrato nel locale per salutare alcune persone dal momento che lavora proprio in quel locale come Dj. Il giovane poco dopo ha fatto ritorno nel parcheggio per rimettersi in macchina.
“Mio figlio prima di rientrare si è scattato una foto con alle spalle la nota attività. Probabilmente ha immortalato anche altre persone sullo sfondo che non volevano essere riprese”, ha spiegato il padre Massimiliano a nome del figlio ancora scosso dall’accaduto.
In base a ciò che è stato riferito, tutto sembrerebbe esser partito da un fraintendimento. La certezza sta nel fatto che il giovane casalese dopo essere rientrato nella sua Fiat Panda è stato aggredito dal gruppo di ragazzi in maniera brutale e selvaggia.
”Si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato”, ha aggiunto poi il padre. Matteo Rocco in seguito all’aggressione ha riportato un labbro spaccato e colpi alla testa a tal punto da essere ricoverato in ospedale con una prognosi di sette giorni.
Gli aggressori, probabilmente originari di Francavilla al Mare e reduci da una rissa scoppiata poco prima, si sarebbero sfogati anche sull’auto danneggiandola in modo considerevole come si può constatare dagli specchietti rotti e dalle ammaccature sulla carrozzeria riportate.
Non è stato poco il panico tra coloro che hanno assistito all’aggressione.
Sono state rinvenute macchie di sangue ben visibili sull’asfalto nei pressi della vettura e sulla portiera dell’auto in cui il ragazzo ha provato a rifugiarsi inutilmente nonostante gli aggressori lo avessero privato del cellulare e delle chiavi.
“Io ho deciso di pubblicare il video - ha spiegato il padre del ragazzo che ha raccontato l’accaduto sui social - perché volevo smuovere la situazione e rintracciare gli aggressori visto che di loro non vi è più traccia”.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno condotto il ragazzo nell’ospedale di Lanciano. L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri di Fossacesia i quali attualmente hanno aperto le indagini.
“Sono stati rinvenuti altri video sui social dell’accaduto che - ha precisato il padre - , insieme a quelli delle videocamere di sorveglianza in zona, sono stati consegnati agli inquirenti per essere analizzati così da identificare gli aggressori.”
