Il giallo di Milena Santirocco a "La vita in diretta": «Non è un allontanamento volontario»
Alto e Medio Vastese Ipotesi esclusa dai familiari e dalla criminologa Bruzzone
TORINO DI SANGRO. Scomparsa di Milena Santirocco, terzo giorno.
Continuano frenetiche le ricerche della 54enne di Lanciano, che dal pomeriggio di domenica sembra esser stata inghiottita dalla terra. Sul campo lavorano senza sosta diverse decine di uomini, tra volontari della Protezione civile, polizia, vigili del fuoco, unità cinofile e Baschi Azzurri di Vasto, Torino di Sangro, Scerni, Furci e Carunchio.
L'ultima volta che Manuel e Denis Ricciuti videro la madre fu dopo pranzo, attorno alle 14.20. Quando i ragazzi rincasarono, Milena era già uscita in direzione lungomare sud, per l'abituale passeggiata domenicale in mezzo alla natura. Pubblicava fotografie nelle stories di whatsapp; l'ultima alle 15.40, nei pressi delle Morgie, poi il nulla. Il messaggio inviatole dalla nonna dei ragazzi, attorno alle 19, non arrivò mai; a quell'ora il cellulare era già staccato. La sua auto, una Renault Clio, è tuttora parcheggiata esattamente dove l'aveva lasciata, nel piazzale sito nella località balneare di Borgata Marina.
Il misterioso caso, che sta tenendo tutti con il fiato sospeso, è stato attenzionato anche da "La vita in diretta", il noto programma di Rai Uno condotto da Alberto Matano. Nel corso della puntata odierna, i familiari, intervenuti in collegamento, hanno escluso l'ipotesi di allontanamento volontario, uno scenario che contrasterebbe con il carattere della lancianese.
Istruttrice di fitness ed insegnante di ballo, Milena viene descritta come una persona molto sportiva, dinamica, amante della natura e delle escursioni. Per lei, come raccontato dalla famiglia, era un periodo molto sereno, “nell'ultimo mese era probabilmente anche più spensierata del solito”.
Sono diverse, inoltre, le "stranezze" su cui appare necessario fare chiarezza: da quella gomma posteriore sgonfia, con un chiodo conficcato, all'inquietante giallo riguardante il profilo Facebook, cancellato nei momenti successivi alla scomparsa. Un particolare che ha letteralmente "sconvolto" la sorella. I dubbi aumentano se si considera che, al contrario, l'account Instagram della donna è ancora attivo.
"Se si fosse accorta di aver bucato, mi avrebbe sicuramente chiesto aiuto, mi trovavo in giardino" ha chiarito il signore che abita proprio di fronte l'area parcheggio.
Le telecamere di videosorveglianza hanno confermato l'arrivo sulla lecceta, ma non l’uscita. Al momento della scomparsa indossava un giubbino rosso.
Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, presente in studio, la cancellazione del profilo Facebook escluderebbe l'ipotesi del suicidio o dell’allontanamento volontario. Potrebbe, al contrario, “esserci stata la mano di qualcuno”.