Sabino Esplodenti: via libera per la rimozione degli ordigni inesplosi
Casalbordino Con le operazioni di sminamento del materiale inesploso si inizia a puntare alla messa in sicurezza della Sabino
CASALBORDINO. Il Ministero ha rilasciato l’autorizzazione per le operazioni di rimozione degli ordigni inesplosi presenti nella Sabino Esplodenti.
Non sembra così lontana la riapertura, tanto auspicata anche dal sindaco di Casalbordino (Leggi), dell’azienda rimasta chiusa dallo scorso 13 settembre a causa di una tragica deflagrazione in cui morirono tre dipendenti (Leggi).
Con le operazioni di sminamento del materiale inesploso si inizia a puntare alla messa in sicurezza della Sabino che, una volta terminata la bonifica dei locali, riceverà una commissione per le verifiche necessarie al rilascio delle licenze.
Alla rimozione degli ordini non esplosi, presenti nel locale di lavorazione, parteciperanno anche i Vigili del fuoco e Carabinieri insieme alla Questura e Prefettura.
Intanto il prossimo 4 giugno è prevista la sentenza di primo grado (Leggi) per la prima deflagrazione, quella del 2020 (Leggi), in seguito alle recenti conclusioni della terza perizia (Leggi).