"Ragazzini si attaccano ai citofoni e sfondano a calci la porta di un appartamento a Vasto Marina"

VASTO MARINA. Vasto Marina, un balcone davanti al mare, un gruppo di amici con i loro bambini cenano rilassati, ritrovandosi insieme dopo mesi di lontananza, si raccontano le ultime storie, mentre i bambini giocano e ridono.

Sotto il balcone c’è un gruppo di ragazzi, davanti ad un negozio di kebab, forse la serata non è abbastanza divertente, decidono di commettere una bravata.

Si attaccano prima ai citofoni, bloccano il tasto di uno degli appartamenti, si fanno aprire il portone del condominio a fianco del negozio, versano bibite nell’androne del condominio, salgono le scale e decidono di prendere a calci e spallate una porta, e poi di bersagliarla con sputi.

All’ interno dell’appartamento le persone e i bambini non capiscono a cosa sono dovuti quei boati, alcuni di essi si avvicinano all’ingresso dell’appartamento e ad un certo punto la porta cede e si apre, sotto un ultimo colpo di uno dei goliardici ragazzi all’esterno.

Urla di terrore e sgomento, i bambini scappano a nascondersi nella stanza da letto dei genitori, gli adulti increduli, i ragazzi maleducati a quel punto scendendo le scale, fino ad uscire dal portone e disperdersi in diverse direzioni nella movida serale di Vasto Marina.

Nell’appartamento i bambini piangono, sono adagiati per terra, chi può negli angoli della stanza, altri sotto il letto matrimoniale, per trovare un luogo sicuro, le loro gambe si muovono in continuazione nervosamente, a niente servono le raccomandazioni dei genitori di non preoccuparsi, che tutto è finito e tutto andrà bene.

I papà scendono, chiedono ai negozianti, tutti hanno visto, nessuno sa dire chi erano quei “bravi ragazzi”, omertà.

La bella serata si è trasformata in un incubo.

Nonostante il ritorno della pace, i bambini della casa più tardi non riusciranno ad addormentarsi, gireranno al largo da quella porta claudicante, rimessa su per passare almeno la nottata. Continueranno a chiedere “è vero che quei cattivi saranno arrestati?”, i genitori li assicurano che sarà fatta giustizia, piccolo balsamo per poter infondere un po’ di sicurezza e passare le notte dei giorni seguenti fino a fine vacanza.

Se questa scena da “Arancia Meccanica di provincia” passasse inosservata, tutte le persone che vivono Vasto Marina come un luogo per star bene e ricaricarsi dalle fatiche della vita quotidiana, vedrebbero lesi alcuni dei propri diritti fondamentali, e questo non è giusto.

Non è neanche giusto che questa bravata abbia indotto un trauma su dei bambini che hanno sempre considerato la loro vacanza al mare come una dimensione di gioia e tranquillità, speriamo tutti che il tempo funzioni da balsamo per questa ferita.

Per quanto riguarda i “bravi ragazzi”, hanno agito, come se si trovassero all’interno di un videogame, forse ecco, hanno abbandonato la dimensione virtuale per fare qualcosa nel mondo reale, ma nel mondo reale, le proprie azioni portano delle conseguenze. E sarebbe il caso che capiscano quello che hanno fatto, capiscano soprattutto l’entità del del danno immateriale che hanno provocato, anche loro un tempo erano dei bambini.