Casa Lavoro di Vasto, internato dà alle fiamme la cella: intossicati 4 agenti
Vasto “Poliziotti veri eroi, sventata una tragedia”
VASTO. Serata di follia nel carcere di Vasto, da giorni al centro delle cronache per gravi eventi critici commessi all’interno della Casa di Lavoro.
Come denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “ieri sera, un internato ristretto nel Reparto Osservazione, ha bruciato materiali e suppellettili della cella. Il denso fumo provocato ha indotto i poliziotti ad intervenire tempestivamente e proprio grazie all'intervento dei pochi Agenti che c'erano in istituto si è riusciti a riportare l'ordine e la sicurezza. E’ finito tutto bene, ma quattro poliziotti sono stati portati in ospedale per le intossicazioni da fumo”.
Il leader del SAPPE esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Vasto: “I poliziotti penitenziari hanno sventato una tragedia e sono stati degli eroi, anche se devono tutti i giorni fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di Polizia Penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, bodycam. Come non c’è traccia di organizzazione di attività di formazione ed aggiornamento professionale per gli Agenti, soprattutto sulla sicurezza sul lavoro e sulle attività antincendio, lasciati allo sbando e soli a gestire in prima linea le continue gravi e pericolose criticità!”.
Capece mette sotto accusa tutti coloro che tendono sempre a sminuire i gravi fatti che accadono nelle carceri e non assumono con urgenza adeguati provvedimento: “Per qualcuno, evidentemente, nelle carceri italiane non succede mai nulla, sarebbero tutte “ragazzate”. Non vedono le risse, i ferimenti e le colluttazioni in cui spessissimo a subire è il personale di Polizia Penitenziaria. Difendono Caino a scapito di Abele”. “Ignorano o fingono di ignorare”, conclude “il duro e difficile lavoro del poliziotto penitenziario, svolto da donne e uomini che pressoché quotidianamente hanno a che fare con detenuti che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza della sezione detentiva, che si confrontano a detenuti con in mano una o più lamette intrise di sangue, o con una padella piena di olio bollente tra le mani pronta per essere buttata in faccia all’operatore, o con un piede di tavolino in mano pronto ad essere scagliato contro un poliziotto: gravi eventi che accadono anche quando loro sono nella tranquillità serale o notturna di casa …”.
“Un giorno di ordinaria follia, conosciuto da tutti come un titolo di un film, nella Casa lavoro di Vasto ieri è andato in onda una sera di ordinaria follia dove si è sfiorata la tragedia, infatti un internato con serissimi problemi psichiatrici allocato presso il reparto Articolazione Salute Mentale, proprio per i suoi problemi di salute appiccava il fuoco al materasso e i pochi agenti presenti compresa la Sorveglianza Generale, gli salvavano letteralmente la vita mettendo a repentaglio la propria. Gli stessi, un Sovrintendente e tre Assistenti entravano nella cella ormai avvolte nelle fiamme, senza curarsi della propria incolumità intervenivano d’istinto, senza alcuna protezione corporea mettendo a rischio la propria stessa vita, il fumo nero ed acre rendeva l’operazione di salvataggio molto complicato, ma alla fine l’internato veniva messo in salvo, un plauso ai quattro agenti in servizio che non hanno esitato ad intervenire pur di salvare una vita umana. Tutti i protagonisti di questa brutta disavventura venivano visitati dal medico di turno, gli agenti coinvolti a fine turno con le proprie auto raggiungevano il pronto soccorso dell’ospedale di Vasto per essere refertati, agli stessi venivano dati diversi giorni di prognosi, questo è il sesto evento critico che accade presso l’Istituto di Torre Sinello nel giro di poco più di quaranta giorni, ricordiamo in sequenza rissa, aggressione ad un medico e infermiere, aggressioni in più episodi ad altri agenti, il contingente di Polizia Penitenziaria, già di per se risicato si vede sempre più assottigliare il numero di poliziotti per poter espletare il mandato istituzionale. Fino a quando la politica nazionale vuole continuare a girarsi dall’altra parte ?”.
Così, il delegato locale Giovanni Notarangelo, il delegato regionale Gino Ciampa e il delegato funzioni centrali Lucio Di Blasio.