Operazione Evelin, in 4 contestano l'accusa di associazione criminale
Vasto Scena muta a L'Aquila per 2 degli indagati ai domiciliari, invece chiarisce la sua posizione Raffaele Iacovone
VASTO. Si sono svolti ieri gli interrogatori di alcuni degli arrestati all'interno dell'operazione Evelin(LEGGI). Nella mattina sono stati senti dal gip Italo Radocchia quelli associati al carcere di Torre Sinello. Tra questi ci sono: Tafili Clirim, Cafi Elvis e Cafi Agim. Per tutti e tre, difesi dall'avvocato Giovanni Di Santo, è stata depositata una memoria difensiva che contesta l'esistenza dell'associazione criminale.
A riguardo il legale ha dichiarato: "Abbiamo presentato una memoria difensiva in cui si contesta l'esistenza dell'associazione criminale. I mie assistiti si sentivano per via di legami parentali. In particolare Tafili, che è accusato di essere al vertice dell'organizzazione insieme a Denis Bimi, ha contestato le accuse anche perché nell'ordinanza di custodia cautelare non viene attribuito nessun reato. Nelle telefonate non vi è atteggiamento o modi che fanno intendere possa trattarsi di un capo".
Sentito, sempre ieri a Vasto, anche Alessandro Ronzullo che è difeso da Marisa Berarducci. Anche lui ha sostenuto di non far parte della presunta associazione a delinquere e di non conoscerne i componenti come confermato dal suo legale: "Il mio assistito ha chiarito la sua posizione. Ha ribadito la totale estraneità ai fatti contestati, contestando l'accusa di associazione a delinquere e affermando di non conoscere e di non aver legami con gli altri indagati. Preciso che lui stava già scontando una pena per un altro processo e si trovava ai domiciliari".
A proposito di domiciliari nella giornata di oggi sono stati ascoltati proprio questi ultimi a L'Aquila dal gip Giuseppe Romano Gargarella. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Bimi Eqrem difeso da Antonello Cerella e Xheka Abjond difeso da Fiorenzo Cieri. Ha invece chiarito brevemente la sua posizione Raffaele Iacovone di Castiglione Messer Marino e che è difeso dall'avvocato Marco Felice Nozzi.