Furto a San Michele: «Sono andato a pregare e ho visto tutte le candele a terra»

il colpo ven 25 ottobre 2019

Vasto Don Tommaso Di Stefano: "Portati via due candelieri elettronici"

Cronaca di Lea Di Scipio
2min
Furto a San Michele: «Sono andato a pregare e ho visto tutte le candele a terra» ©Vastoweb
Furto a San Michele: «Sono andato a pregare e ho visto tutte le candele a terra» ©Vastoweb

VASTO. L’ennesimo furto nella Chiesa di San Michel Arcangelo, Patrono di Vasto, si è consumato il 21 ottobre tra la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio.

Sono stati sottratti due candelieri elettronici con circa una quarantina di accensioni, dotati di cassaforte blindata e una grimagliera antifurto.

Verso le 16.00 sono andato per fare una visita e, mentre pregavo, ho guardato in direzione del candelabro e, non vedendo nessuna luce, ho pensato che fosse spento. Mi sono avvicinato all’altare e ho visto le candeline tutte buttate a terra e la corrente persino staccata. Ho guardato poi a sinistra, dove c'è la cappella della Madonna, e ho visto che anche lì l’altro candelabro non c'era e le candeline erano sul pavimento”. Questo il racconto di don Tommaso Di Stefano, Canonico Vicario Parrocchiale, primo parroco emerito della parrocchia di Santa Maria del Sabato Santo

“Mi sono anche affacciato – continua don Tommaso - davanti alla statua di San Michele dove c'è un parapetto per vedere se fosse caduto lì dietro ma niente. In quel momento ho realizzato che li avevano rubati. Il valore è relativo, non si tratta di oggetti da poter mettere sul mercato. Sono stati portati via per poter sottrarre quelle poche monete che c'erano all'interno. Si tratta sicuramente di piccoli malviventi che cercavano pochi soldi facili”.

Si ipotizza che il furto si è consumato nelle prime ore del pomeriggio: “la mattina sono stato in chiesa ed era tutto a posto. Adesso ho dato l'ordine alla signora addetta di chiudere a mezzogiorno e di riaprire poi nel pomeriggio, mentre prima era sempre aperta”.

La chiesa del Santo Patrono non è nuova a questi accadimenti: “quando ero parroco, dei ladri sono saliti sull'altare Maggiore e hanno aperto la Nicchia dell'Arcangelo Michele. Hanno rubato una corona antica e di valore. Nel capoaltare, tutto di legno dorato, c'erano delle facce di angioletti e gli stemmi di Vasto. Li hanno rubati. Li abbiamo fatti rifare, ma non sono certamente come quelli antichi”.

“Sono cose che capitano tutti i giorni”, afferma rammaricato don Tommaso, che già qualche mese fa era stato vittima di un raid nella propria abitazione: “Don Antonio era assente e io stavo celebrando la messa delle 18:30. I ladri sono entrati nelle nostre abitazioni. Nella mia non hanno trovato niente, mentre in quella di Don Antonio hanno trafugato le offerte, lasciando tutto sottosopra”.

Oggi la chiesa del Sabato Santo è dotata di un circuito di telecamere mentre quella di San Michele no: “c'è un particolare originale, cioè che quella Chiesetta storicamente viene gestita dal comune, è come se fosse ‘comunale’. Infatti, quando parecchi anni fa abbiamo dovuto rifare il tetto a causa delle infiltrazioni di umidità, abbiamo restaurato in collaborazione”, conclude il vice parroco.

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