Note horror in “Una storiella primaverile”, audioracconto di artisti vastesi
Vasto "Storia di un giovane uomo apparentemente felice, ma che a un certo punto decide che la vita che gli altri hanno scelto per lui gli sta stretta"
VASTO. È da pochi giorni disponibile su Bandcamp, nota piattaforma utilizzata soprattutto da musicisti indipendenti, un interessante lavoro nato dalla collaborazione tra due artisti vastesi.
Si tratta di un audioracconto dal titolo “Una storiella primaverile”, scritto e interpretato da Mascia Di Marco e con la colonna sonora e la produzione del Maestro Giusto Di Lallo, pianista e compositore d’eccellenza, che vive da diversi anni a Londra.
“Senza anticipare molto della trama, ti posso dire che è la storia di un giovane uomo apparentemente felice, ma che a un certo punto decide che la vita che gli altri hanno scelto per lui (la famiglia, la società in generale) gli sta stretta. Comincia per lui così un processo di ‘ribellione’ che da un punto di vista narrativo prende una direzione surreale, potrei dire anche vagamente horror”.
Così spiega la scrittrice.
E ancora, alla domanda “cosa caratterizza in maniera particolare l’opera, ecco quanto dichiara: “Negli ultimi anni gli audiolibri hanno conquistato una larga fetta del mercato, forse complice anche il maggior tempo speso in casa a cui siamo stati costretti. È un’ottima alternativa alla semplice lettura, uno strumento di intrattenimento e conoscenza. L’originalità del nostro progetto, in questo caso, sta soprattutto nel profondo legame tra scrittura e musica. Non so se possiamo considerarci propriamente dei pionieri, mi pare eccessivo, di sicuro però, a differenza degli audiolibri più tradizionali, c’è il fatto che la musica è stata composta con il racconto e per il racconto e non come un semplice ‘tappeto’, le due cose sono strettamente legate e imprescindibili l’una dall’altra. I riferimenti musicali sono particolarmente interessanti, e uniscono sentimenti post impressionisti derivanti dalle avanguardie dei primi decenni del novecento a echi tipici del cinema horror anni ‘80. Per quanto riguarda i riferimenti letterari, come forse sa qualcuno che ha già letto altre cose che ho scritto, sono sempre stata attenta a un certo tipo di narrativa italiana degli anni sessanta e settanta, ma in questo caso anche alla produzione sartriana e ai conflitti interiori che la caratterizzavano”.
Sulla piattaforma Youtube è anche disponibile il trailer di presentazione. La durata integrale del racconto è di trenta minuti ed è letto dalla stessa Di Marco, ma con una variante: “La mia voce è filtrata e molti mi hanno chiesto il perché. È stata una scelta che ha delle forti attinenze proprio con il carattere malsano del personaggio: un uomo frustrato dalle convenzioni sociali e borghesi a cui appartiene e che, pur cercando di allontanarle da sé, in qualche modo vi rimane intrappolato. Ci è sembrato che quel tipo di voce si sposasse con quel senso di allontanamento e distacco dalla realtà che abbiamo voluto ricreare”.
Infine al progetto ha preso parte anche altri artisti vastesi: “La copertina e i disegni sono di Davide Scutece, che è riuscito perfettamente a carpire e interpretare il sentimento di disagio che anima il protagonista, la sua storia e le note stesse che lo accompagnano. Un grazie particolare anche a Ermanno D’Annunzio, che ha registrato la mia voce con professionalità e pazienza”.