"Come Tralci" è il primo libro di Carmelina Santini tra storia e tradizione
Vasto La presentazione nella sala Aldo Moro
VASTO. Primo classificato a "Narrativa indipendente 2021", secondo a "Il Borgo Italiano 2019".
Il volume "Come Tralci" ha già collezionato ben due premi ancora prima di uscire nelle librerie.
A scriverlo è stata Carmelina Santini, energica e poliedrica signora originaria di Casalbordino, ma vastese di adozione, che ha voluto imprimere nelle pagine di questo libro la storia vera di zio Cesario.
Quest'ultimo un giovane contadino chiamato alle armi e le cui tremende vicissitudini, comprese di prigionia, ha poi raccontato una volta tornato a casa.
E la neo scrittrice, testimone uditiva, ne ha conservato i ricordi trascritti su fortuiti pezzi di carta pur di non perderne, a sua volta, la memoria. E grazie a questo generoso e certosino lavoro li ha dunque resi immortali a tal punto da farne oggi un libro.
"La scrittura lieve e bella e i colori degli ambienti descritti ci fanno pensare alla bellezza e al patrimonio di valori di una tradizione che va recuperata".
Con queste parole Antonino Serafini, presidente della Casa Editrice Carabba, ha descritto l'opera, presentata, all'indomani dell'uscita ufficiale, nella Sala Aldo Moro di Vasto.
"Una scrittura accattivante e un lessico chiaro che sollecitano a continuare la lettura. Quella del contadino strappato alla famiglia per 7 anni e costretto a vivere disagi e privazioni è l'immagine icastica dell'inutilita della guerra. E poi la bellissima descrizione della vita della famiglia contadina rimanda ad immagini pittoriche che portano indietro nel tempo.
Profonde sono la passione e i sentimenti che l'autrice ha saputo trasferire su queste pagine, nel tentativo quasi di trasmettere alle nuove generazioni quegli antichi valori che altrimenti andrebbero perduti", ha concluso Serafini.
Presente anch'egli alla sua prima uscita istituzionale l'assessore alla Cultura di Vasto Nicola Della Gatta: "È stato per me un onore conoscere Lina, la sua forza e la sua visione, e sono particolarmente felice che il Comune di Vasto le abbia donato un bellissimo palcoscenico come la Sala Convegni Aldo Moro".
Lasciamo infine alle stesse parole dell'autrice il compito di descriverne i contenuti e i progetti futuri nell'intervista che abbiamo realizzato.