Dopo due anni la Pasquetta vastese si rinnova nel segno della tradizione
Vasto Alla vigilia dell’Epifania a Vasto si torna a fare festa per le strade del centro
VASTO. “Noi veniamo in questa sera con una nuova più che vera: Domattina è la Pasquetta Che sia sempre e benedetta”.
Quando i cittadini della città di Vasto, e non solo, odono queste parole intonate da gruppi di cantori per il centro storico, hanno chiaro nelle loro menti il nome di una sola canzone allegra: il Canto della Pasquetta.
Come di consueto ormai da decenni, la nostra città celebra anche quest’anno la Vigilia dell’Epifania, cioè i festeggiamenti che precedono la manifestazione della divinità di Gesù Cristo.
Si è tenuta quest’oggi per le suggestive vie del centro storico vastese la riproposizione di un’antica tradizione festosa e canora. Diversi sono i ragazzi coinvolti e risulta molto amata per le sue note di musiche popolari dai tanti cittadini presenti, più o meno giovani.
“In occasione del Natale l’amministrazione comunale ha voluto garantire iniziative nello spirito della tradizione”, così aveva dichiarato il sindaco Francesco Menna non molto tempo fa sui propri profili ufficiali ed in effetti in queste ore nelle strade e nelle piazze sono state portate le “giuste atmosfere della festa creando momenti da condividere con la comunità”. È proprio sulla condivisione e sulla convivialità che si fonda il rituale della Pasquetta.
Infatti è da anni che diversi gruppi di amici, muniti di fisarmoniche, chitarre ed altri strumenti arrangiati per l’occorrenza, allietano le vie della città con balli e canti. Alla fine delle esibizioni, per consuetudine, gli artisti vengono ricompensati come segno di devozione da un dono, il quale consiste solitamente in prodotti tipici del territorio e viene poi condiviso con i presenti per enfatizzare ancora di più il carattere conviviale dell’evento gioioso.
Anche nel 2023 sono stati diversi i gruppi folcloristici vastesi riunitisi per l’evento, partiti tutti da angoli diversi del centro storico.
Tra questi citiamo la Comitiva del Cavaliere, dal nome del fondatore Enzo Ronzitti, scomparso nel 2012 e portato avanti poi dai suoi figli Enzolino e Giuseppe Ronzitti insieme al Capitano Tonino Di Santo, per giungere al gruppo della Parrocchia di Santa Maria Maggiore. Non è tutto, perché anche il complesso del Coro Polifonico Histonium “B. Lupacchino del Vasto” del maestro Luigi Di Tullio ha dato adito della propria bravura davanti la cattedrale di San Giuseppe, proponendo il canto della Pasquetta ed il Capo d'Anno come hanno fatto anche gli altri gruppi.
Tra i cantori presenti ve ne erano alcuni travestiti da befana, in dialetto vastese Bbufanìje, per ricordare l’antica signora a cui i Re Magi chiesero indicazioni durante il loro viaggio verso il Cristo.
Questa tradizione è davvero molto importante e sentita a Vasto e tante ancora vengono tramandate, mentre altre invece risultano ormai abbandonate nel giorno del 5 gennaio. Tra quest’ultime ricordiamo il “rito della foglia” eseguito almeno fino al 1950 per le case dei vastesi, in cui venivano staccate da un ramo d’ulivo alcune foglie e gettate nel fuoco. Se queste, bruciando, scoppiettavano era di buon auspicio, al contrario, di cattivo presagio.
Prossima tappa della tradizione vastese ci sarà con il Canto de lu Sant’Antunie previsto il 16 gennaio sempre al centro della città.