Rinnovato il Giubileo dei vastesi: "Non un gesto di superstizione, ma di pura fede"
VASTO. "Il passaggio alla Porta non è un gesto di superstizione, ma di pura fede. Significa passare attraverso Cristo che ci rinnova e ha un valore".
Con queste parole don Luca Corazzari, parroco della Concattedrale di San Giuseppe a Vasto, ha esortato i fedeli al passaggio attraverso la Porta di San Pietro.
Il rito, svoltosi alla presenza di Padre Angelo Picelli, della confraternita del Santissimo Sacramento e accompagnato dal rintocco della campana grande, ha visto la partecipazione di tanti fedeli vastesi in una celebrazione che si rinnova da 243 anni, da quando il 12 dicembre 1777 il pontefice Pio VI concesse alla comunità vastese la celebrazione del Giubileo nella terza domenica di gennaio, per aver dato ospitalità a Papa Alessandro III dal 7 febbraio al 9 marzo 1177.
In quest'ultima data il Pontefice, partito da Siponto e diretto a Venezia per fare da mediatore tra Federigo Barbarossa e i comuni della Lega Lombarda, sostò nella nostra città per circa un mese.
E domani, domenica 15, l'ultimo appuntamento di tre giorni dedicati a questa ricorrenza annuale e che vede in programma la solenne giornata del Santo Giubileo, previste le Sante Messe alle 9 con don Nicola Cupaiolo e ore alle 17 con don Luca Corazzari.
"La misericordia: l'unica forza in grado di arginare i mali del mondo" è il tema di questa edizione 2023 della tradizionale ricorrenza religiosa vastese.