La testimone di giustizia Piera Aiello incontra gli studenti vastesi: “Siate faro di legalità”
VASTO. “Il mio paese era diventato quello degli orfani e delle vedove, non era più possibile viverci, era diventato un Far West. Allora ho deciso che nessuno doveva più piangere e nessun ragazzino avrebbe dovuto più privarsi di un genitore. Ho così deciso di denunciare e da allora nel mio paese non si è sparato più. Non dico che non c’è più la Mafia ma quantomeno nessuno è stato più ucciso”.
A dirlo è la testimone di giustizia Piera Aiello che stamani ha incontrato gli studenti delle scuole medie Paolucci di Vasto per parlare di legalità e lotta alla Mafia.
Un evento che ha raccolto l’interesse di numerosi ragazzi e docenti, alla presenza della dirigente scolastica Eufrasia Fonso, del coordinatore di Agende Rosse Abruzzo Massimiliano Travaglini e dei rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
“Vogliamo portare avanti la nostra alleanza educativa contro la criminalità organizzata”, ha detto la dirigente, intervento cui ha fatto seguito la lettura, da parte di alcuni allievi, della testimonianza del giudice Paolo Borsellino, con cui Aiello iniziò a collaborare denunciando i due assassini del marito Nicola Atria.
Prima parlamentare nella storia della Repubblica Italiana con lo status di testimone di giustizia, Aiello ha sottolineato: “Incontro i ragazzi da 30 anni ormai e con loro condivido la mia esperienza. Dico sempre che non ho nulla da insegnare ma che è una chiacchierata e spero che loro facciano tesoro dei miei racconti. Molto spesso quando nelle scuole sono molto attenti e cerco di accendere un faro nella loro testa per incominciare a farsi delle domande sul perché accadono certe cose e già innescando la curiosità in questi ragazzi si è fatto tanto”.