Alla Spataro ricordate le vittime delle mafie nella Giornata della Memoria

L'INCONTRO mar 21 marzo 2023

Gissi, Casalbordino Buone pratiche di educazione civile, memoria e impegno

Cultura e Società di La Redazione
3min
Alla Spataro ricordate le vittime delle mafie nella Giornata della Memoria ©Vastoweb
Alla Spataro ricordate le vittime delle mafie nella Giornata della Memoria ©Vastoweb

GISSI-CASALBORDINO. Appuntamenti intensi di iniziative ed incontri hanno reso protagonisti attivi e testimoni di narrAzione gli studenti dell’ITE “Spataro”di Gissi e Casalbordino.

In occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il giorno 17 marzo ha avuto luogo a Chieti, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti -Pescara, un momento di sensibilizzazione in ricordo delle persone innocenti uccise dalla violenza mafiosa. Promossa dal presidio Libera -Chieti “Attilio Romanò” in collaborazione con il Dipartimento di Lettere Arti e Scienze sociali, l’iniziativa Narrare Memoria costituisce parte integrante di un itinerario formativo in rete con la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi delle ventidue scuole aderenti al progetto Fare Futuro e degli studenti della Consulta Provinciale di Chieti. Durante la manifestazione sono stati condivisi i percorsi di memoria e impegno a cura delle Scuole con la realizzazione delle scritture e delle narrazioni multimediali dedicate alle storie delle vite delle vittime innocenti, al fine di tenere vivo il loro ricordo. L’evento si è inserito all’interno di una progettazione condivisa verso e oltre la Giornata del 21 marzo, istituita e riconosciuta il 1° marzo 2017 con voto unanime alla Camera dei Deputati. Momenti di riflessione e condivisione di quanto espresso attraverso i laboratori di narrazione di ciascun istituto, in un percorso di cambiamento collettivo, attento alla crescita civile e umana di ciascun individuo. E il cambiamento parte dai banchi di scuola, poiché essa rappresenta lo strumento fondamentale per la formazione e l’educazione del cittadino. Come sottolinea la prof.ssa Gilda Pescara, referente del presidio Libera- Attilio Romanò di Chieti: “La memoria viva aiuta a costruire percorsi di comunità che costituiscono il principale antidoto alla lotta contro le organizzazioni criminali. Il 21 marzo è un momento di gioia che mette al centro della riflessione la bellezza delle vite che oggi abbiamo ricordato”.

Incontri speciali, momenti di confronto e formazione, si sono svolti sabato 18 marzo nell’Aula Magna dell’ITE di Casalbordino, e il 21 marzo nella Sala riunioni di Gissi, vedendo protagonista una superstite della strage del rapido 904, definita “La strage di Natale”, avvenuta per mano della mafia il 23 dicembre del 1984. Dopo i ringraziamenti della Dirigente Scolastica, dott.ssa Aida Marrone, che ha aperto gli incontri, una breve premessa della prof.ssa Paola Marrocco, in merito al concetto di narrare memoria, per la sede di Casalbordino e, per la sede di Gissi, significativo l’ascolto in diretta streaming, da Milano, della lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia.

A seguire, la testimonianza della maestra Maria Paola Arcasi ha reso vivo il ricordo e ha posto le basi della trasformazione della memoria individuale in memoria collettiva. Attraverso un percorso carico di commozione, la maestra (poco più che una bambina all’epoca in cui avvenne la strage e sopravvissuta grazie a un fortuito scambio di posto sul treno) ha raccontato non solo una storia personale che si è trasformata da dolore in impegno, ma anche un importantissimo pezzo di vita del nostro Paese, che tutti hanno il dovere di conoscere. Gli incontri si sono conclusi con la visione del filmato presentato presso l’Auditorium di Chieti, dedicato a Federica Taglialatela, la bambina di 12 anni vittima della strage che ha intrecciato la sua vita con quella dell’insegnante, con la visione di un power point e con la consegna di una pergamena di ringraziamento alla maestra per l’impegno profuso nel corso degli anni nell’aver condiviso la sua testimonianza nelle scuole. 

Conoscere queste storie significa chiedere verità, giustizia e responsabilità, per costruire una memoria condivisa. Per Fare Futuro. 

Necessita un sussulto morale che parta dalla gioventù, che è sinonimo di futuro, di speranza, di dinamismo, di creatività.

Falcone, vittima della mafia, affermava che la mafia la si sconfigge educando alla legalità un esercito di giovani.


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