Bambini vastesi e sicurezza: "Progetto nato dall'esperienza nella sala gessi del San Pio"
VASTO. "Parità di istruzione, inclusione e opportunità educative per tutti i bambini. Questa è la strada percorsa dalle attività del Club Unesco, in linea con l'Agenda 2030 e il programma di sviluppo sostenibile dell'ONU. In particolare mi riferisco all'articolo 4 nel quale si contempla l'istruzione come obiettivo per lo sviluppo culturale, indispensabile per quello economico. Oggi nella scuola Persistono ancora, invece, differenze territoriali, tra nord e sud, sociali e di genere. C'è il problema della formazione e della retribuzione degli insegnanti, quello ancora molto diffuso dell'abbandono scolastico e, in particolare nella scuola primaria, dell'inclusione dei bambini nati in Italia da genitori stranieri. Di questi se ne contano 1 su 9 nella scuola in generale e 1 su 7 alla primaria. Questi bambini, che sono parte integrante della nostra cultura, non hanno però diritto di cittadinanza".
Ad introdurre l'evento "La sicurezza spiegata ai bambini", svoltosi ieri nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos (Leggi), è la presidente del club Unesco per Vasto, Bianca Campli.
L'occasione è stata la presentazione del percorso svolto in questi mesi con i piccoli studenti vastesi "di lodevole supporto alla scuola e che, se messo a regime, può rappresentare un'importante azione di prevenzione", ha sottolineato l'assessore all'Istruzione Anna Bosco.
Presente la dirigente Concetta Delle Donne: "I bambini sono stati attenti e partecipi perché hanno avuto come interlocutore una persona ricca di autorevolezza, competenza e capacità di parlare con un linguaggio loro comprensibile. Contenuti di alto livello trattando i ragazzi con il dovuto rispetto e autenticità, nonché sincerità anche passando in rassegna i reali pericoli che possono correre sulla strada".
340, dunque, gli studenti coinvolti e a spiegare nel dettaglio il progetto è stato il dottor Michele Barbato: "L'idea è nata alcuni anni fa. Nella sala gessi dell'ospedale di Vasto mi è capitato molte volte di ricevere bambini e chiedere come si fossero fatti male. Allora ho voluto restituire loro la percezione corretta della loro fragilità, spiegargli che il corpo va preservato. I genitori e gli educatori non possono essere sempre presenti e ho pensato a come fare per renderli responsabili e consapevoli".
E tra gli esiti dell'iniziativa è stato mostrato un video-gioco, finalizzato a verificare l’apprendimento dei concetti-chiave appresi, ideato e realizzato da Gianluca Brandi, Emily Scardapane, Federica Esposito e Samuele Buda dell’Istituto Istruzione Superiore “E. Mattei”, guidati dalla prof. Antonella Pellegrini.
A conclusione del convegno è stata inaugurata la mostra allestita nella Sala Mattioli con i disegni realizzati dagli studenti, che raccontano le situazioni di pericolo per la propria incolumità e che sarà possibile visitare fino a domenica.