Inaugurata la mostra di Carlo d'Aloisio da Vasto: "Legato alla sua città"
VASTO. Si è tenuta ieri pomeriggio, presso l’atrio interno nel museo archeologico del Palazzo d'Avalos, l’inaugurazione della mostra antologica sul noto artista dal nome Carlo d'Aloisio da Vasto (1892-1971), le cui sue opere pittoriche, e non solo, saranno esposte fino al prossimo 30 luglio nelle sale dell’edificio un tempo residenza dei marchesi del Vasto.
Con il titolo “Paesaggi Culturali, gli Abruzzi e gli abruzzesi" questa esposizione racconta il paesaggio culturale, fisico e mentale abruzzese del primo ‘900 e lo fa tramite le produzioni di uno dei pittori vastesi più rappresentativi del mondo artistico novecentesco: Carlo d’Aloisio da Vasto.
Fiero di questo suo nome con cui firmava tutte le sue opere, l’artista, nato a Vasto, ha assunto nel corso della sua vita tanti ruoli, da disegnatore a xilografo, da poeta a critico d’arte e museologo. Per diverso tempo ha ricevuto incarichi di spessore nella Sezione Moderna del Museo di Roma e nella Galleria Comunale di Arte Moderna.
Nel palazzo vastese più di ottanta sono le opere pittoriche esposte ed oltre venti quelle grafiche, in particolare di natura xilografica. Ma non è tutto, anche testi poetici e narrativi sono presenti, a dimostrazione della rilevante poliedricità di questo artista.
Partecipata è stata l’inaugurazione della mostra all’interno dello storico edificio. Oltre alla presenza dei membri del comitato promotore delle iniziative per la valorizzazione del Maestro come Mercurio Saraceni, presidente della Pro Loco "Città del Vasto", Alfredo Bontempo, presidente del Comitato "Premio Vasto" d'Arte Contemporanea, e Carlo d'Aloisio Mayo, presidente dell'Associazione Culturale Archivio del Maestro "Carlo d'Aloisio da Vasto", ci sono stati anche esponenti delle istituzioni locali e nazionali.
“Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti nell’iniziativa, che ha registrato tante adesioni, perché hanno impreziosito il Palazzo d’Avalos, a cui tempo fa si decise di dare una missione, quella di ospitare l’arte in generale, non solo quella pittorica”, ha dichiarato il primo cittadino di Vasto Francesco Menna.
“D’Aloisio è un’artista della nostra terra che per troppo tempo non è stato considerato, o per la sua fortuna artistica portata altrove o per la difficoltà - ha spiegato l’assessore con la delega alla Cultura della città Nicola Della Gatta - dell’epoca in cui ha vissuto. È stato un’artista poliedrico che andava ricollocato nella memoria collettiva della nostra comunità”.
“Questo è un momento che corona il percorso di riscoperta di un personaggio che appartiene a Vasto”, ha affermato Etelwardo Sigismondi, senatore della Repubblica Italiana, a cui poi ha aggiunto: “Nonostante il suo percorso di vita l’abbia portato lontano dalla sua terra, lui si è sempre firmato “da Vasto”, facendo conosce la sua città a tutti”.
“Questa mostra rappresenta non un punto di arrivo, bensì un nuovo importante tassello del mosaico di iniziative che questo comitato sta perseguendo, ripartendo questa volta - ha evidenziato Carlo d'Aloisio Mayo - dalle sue origini e dalla sua terra, per svilupparsi poi oltre”.
“Gli eventi celebrativi del 50esimo anniversario della scomparsa nel 2021 e del 130esimo della nascita nel 2022 di Carlo d'Aloisio ci hanno consentito di sensibilizzare sulla sua figura - ha continuato il presidente del comitato - tutti gli enti del territorio, fino al coinvolgimento di numerosi studenti delle scuole superiori della città”.
Hanno deciso poi di dare un proprio contributo anche i rappresentanti del mondo scolastico. In particolare hanno partecipato le dirigenti scolastiche Nicoletta Del Re dell’Itset “Filippo Palizzi” e Anna Orsatti del Polo liceale “Pantini-Pudente” di Vasto che, con i loro docenti e studenti, sinergicamente hanno cooperato e cooperano per la realizzazione del progetto culturale.
Si è poi proseguiti con la direttrice del Polo Museale della "Città di Teramo" e storica dell'arte, Paola Di Felice, che ha presentato ai partecipanti l’anteprima della mostra e le varie caratteristiche delle numerose opere esposte, secondo ordine cronologico, nelle sale del palazzo.
Ora il prossimo appuntamento sarà il 10 giugno con un convegno sempre su tematiche artistiche abruzzesi presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos.