Civeta: “7mila emissioni di Co2 in meno e 40mila tonnellate di rifiuti che diventano energia”
Cupello Progetti nel segno della transizione ecologica e numeri dell'impatto sulla qualità della vita
CUPELLO. Al via la prima campagna nazionale di Legambiente "I cantieri della Transizione Ecologica", il cui lancio si è svolto stamani presso il Civeta di Cupello. Presenti il direttore del consorzio Luigi Sammartino, il sindaco Graziana Di Florio, il primo cittadino di Scerni Daniele Carlucci, l’assessore all’Ambiente del comune di Vasto Gabriele Barisano, il neopresidente del circolo territoriale Legambiente del Vastese Michele Ciffolilli e il responsabile Marketing della Snam Nicolò Piovene.
A spiegare il progetto di Green Community, terzo in Abruzzo, è il presidente di Legambiente Giuseppe Di Marco: “È un percorso che parla di transizione ecologica e mette a sistema, come una sorta di hub, una serie di iniziative sul tema dell'energia rinnovabile, del turismo sostenibile, dell'economia circolare, della gestione sostenibile forestale e della risorsa idrica. Un percorso importante che collima con altre progettualità altrettanto strategiche, a partire dal biodigestore anaerobico per la produzione di biometano al trattamento dei fanghi biologici fino ad arrivare al potenziamento delle piattaforme di raccordo. Una struttura, quella del Civeta, che diventa Green al 100 per cento”.
L’incontro è stato occasione per visitare i cantieri del PNRR, già presentati a Palazzo di Città in una precedente conferenza stampa (Leggi), in particolare il Biodigestore per la produzione di biometano. L’ingegner Sammartino e il responsabile di Snam hanno spiegato qual è l’impatto sulla comunità, sui cittadini e sulle aziende del territorio: “Sarà migliorativo – dice il direttore - rispetto a quello attuale e dell'intero polo impiantistico. Con il digestore attueremo un ciclo di decarbonizzazione, eviteremo di mettere in atmosfera qualcosa come 7.000 tonnellate di CO2 in atmosfera e recupereremo dai rifiuti risorse rinnovabili, compost, per 15.000 tonnellate all'anno e circa 5 milioni di normal metri cubi di biometano. Tutto questo a vantaggio della collettività, dei territori, in un ciclo virtuoso che vede il Civeta oggi più che mai insieme a tutti i partner territoriali pubblici come fulcro e centro della gestione dei rifiuti in ambito regionale”.
E Piovene aggiunge: “Questo tipo di impianto prevede di trattare circa 40mila tonnellate di rifiuto organico all'anno, per una produzione di circa 3,9 milioni di standard metri cubi di biometano all’anno. Questo porterà ad una riduzione di emissioni di circa7mila tonnellate di CO2 all'anno, pari al all'impatto di un paese di circa 23mila abitanti. In più coprirà il fabbisogno di circa 3.000 famiglie in termini energetici,sia per quanto riguarda il riscaldamento che per quanto riguarda gli utilizzi di trasporto”.