A Vasto la prima mostra europea su Piero Gilardi: “Un artista visionario nel campo ambientale”

Il primato ven 04 agosto 2023

Vasto “Uno dei più importanti attivisti ed ecologisti dell’arte contemporanea internazionale”

Cultura e Società di Lorenzo Salerni
3min
A Vasto la prima mostra europea su  Piero Gilardi: “Un artista visionario nel campo ambientale” ©Vastoweb
A Vasto la prima mostra europea su Piero Gilardi: “Un artista visionario nel campo ambientale” ©Vastoweb
A Vasto la prima mostra europea su Piero Gilardi: “Un artista visionario nel campo ambientale”

VASTO. Si tratta della primissima esposizione in tutta  Europa con  protagonista uno dei più grandi artisti italiani  dell’Arte Povera a livello internazionale e visionario nell’attivismo ambientale.

Prende il nome di “Rigenerare la natura” la mostra d’arte dedicata al grande scultore torinese Piero Gilardi, scomparso nel marzo scorso, che da oggi fino al prossimo 24 settembre potrà essere ammirata  nelle sale di Palazzo d’Avalos.

Stamane presso il Quarto della Marchesa è avvenuta la conferenza stampa di presentazione  dell’esposizione dedicata a Piero Gilardi, classe 1942, curata dal critico d’arte e docente dell’Università del Molise Lorenzo Canova e organizzata dalla Galleria Sangallo Arte Moderna di Giorgio Di Michele Marisi.

Gilardi è stato un artista visionario perché vedeva l’arte come impegno non solo per le generazioni a lui contemporanee, ma soprattutto per quelle future”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta presente all’incontro, a cui ha aggiunto: “Ha messo in campo il suo genio e le sue abilità per la questione ecologica e con ottimismo ed entusiasmo ha creduto nella capacità dell’arte di rinnovare il mondo e contribuire all’armonia tra natura e cultura”.

 “Possiamo vantare nei mesi migliori dell’anno una mostra di livello internazionale per cui  - ha continuato l’assessore - ringrazio ancora lo stimato amico gallerista e organizzatore Giorgio Di Michele Marisi della Galleria Sangallo Arte Moderna”. Nicola Della Gatta con questo importante evento ha anche evidenziato che il numero di fruitori della cultura a Vasto dall’anno scorso ha subito un amento del 50%.  

“Si tratta di un progetto partito da quando l’artista era ancora in vita e con la sua scomparsa si è continuato a lavorare a questa mostra grazie all’aiuto della Fondazione Centro Studi Piero Gilardi di Torino e del Museo Magazzino Italian Art di New York per la  realizzazione del catalogo con documenti ed immagini d’archivio”, ha precisato Giorgio Di Michele Marisi della Galleria Sangallo di Vasto.

Siamo riusciti a radunare un buon numero di opere - ha continuato l’organizzatore -  tali da creare una mostra secondo me di alto livello. Buona parte provengono dalla Galleria, altre invece da prestiti di collezionisti italiani di Treviso e Milano”.

Frutto di una selezione di oltre trenta “tappeti natura” di Piero Gilardi degli anni ‘60 in poi, l’esposizione presenta diverse sculture realizzate in poliuretano espanso. Questo materiale, di origine industriale, è capace di riprodurre  in modo estremamente realistico frammenti di ambiente naturale, a scopo di divertimento, ma anche di denuncia verso uno stile di vita considerato sempre più artificiale.

Piero Gilardi è stato uno dei più importanti attivisti ed ecologisti dell’arte contemporanea internazionale”, ha esordito il curatore della mostra e docente Lorenzo Canova.

È stata intitolata proprio “Rigenerare la natura” perché la sua idea  è stata quella di utilizzare - ha continuato Canova - gli strumenti del mondo contemporaneo, come il  poliuretano espansoper dare l’idea  di una natura che rinasce. Mentre l’uomo la distrugge, l’artista la preserva e la rigenera grazie alla sua arte ed alla sua idea concettuale e politicamente impegnata”.

Elementi ludici e introspettivi, con una forte carica di critica sociale caratterizzano queste prime opere del Gilardi, l’artista che negli anni  ‘70 interruppe l'attivita artistica per dedicarsi esclusivamente all'attività politica.

Ha svolto un ruolo centrale nel movimento che portò alla chiusura dei manicomi e in seguito militò in formazioni della "nuova sinistra" definita extraparlamentare per tornare nel campo artistico negli anni ‘80.

La sua visione di attivismo ecologico - ha evidenziato il curatore -  è molto presente nei giorni nostri. In questi momenti di grande crisi climatica il suo pensiero è molto attuale ed è un monito che noi oggi dovremo essere capaci di raccogliere e capire”.

Oltre ai “tappeti natura” in cui l’artista riproduce la natura e  al contempo rivolge una  critica all’industrializzazione e alle relative conseguenze ambientali, la mostra presenta  anche una serie di disegni inediti e alcuni oggetti di design. Tra questi ultimi vi è “Sedilsassi” del 1986, un’opera su cui letteralmente si può sedere sopra a oggetti che richiamano i sassi. 

È tutto frutto di un’idea di creare un’opera d’arte che entra nello spazio della vita, dove - ha concluso Lorenzo Canova - entrambe  si integrano in una grande installazione ambientale, un ambiente visto  sia come luogo dell’opera sia come spazio dell’ecosistema che noi tutti condividiamo”.

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