Festa del Ritorno: trionfo di simpatia con Max Giusti e Premio Petroro al Polo Mattioli
VASTO. "Questa sera è l'occasione per ricordare i tanti vastesi emigrati in terra straniera in cerca di un lavoro. Un modo per accoglierli in un grande abbraccio. Una manifestazione che sembra fuori moda ma che oggi è più che mai attuale per via delle numerose migrazioni".
Ad introdurre il tradizionale appuntamento con la “Festa del Ritorno”, giunta alla sua 48esima edizione, sono le parole della presentatrice Paola Cerella.
Svoltosi nella cornice dell’Arena "Ennio Morricone", l’evento è organizzato dall’Associazione Pro Emigranti in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Vasto e si avvale della direzione artistica di Muzak Eventi.
"Il tema - ha spiegato Gianni Petroro, presidente dell'associazione organizzatrice - è quello della sofferenza di chi ha fatto tanti sacrifici e siamo qui per ringraziarli e pensare alle nuove generazioni che per fortuna non partono più con le valige di cartone, ma con l'intento di avere una vita ricca di successi. Il messaggio è che tutte queste persone possano riportare il loro galento nel nostro territorio perché abbiamo bisogno di crescere. Un saluto affettuoso lo rivolgo alla vicepresidente Angela Poli Molino da sempre vicina a mio padre Silvio Petroro".
E la serata è stata l'occasione per ricordare la Croce di Montevecchio che si erge sull'omonima collina e che circa 30 anni fa, il 1 agosto 1994, lo stesso Silvio Petroro ha voluto restaurare. Il monumento, infatti, è stato issato già nel 1935 durante la settimana santa dai frati cappuccini della parrocchia Stella Maris, con l'aiuto di tanti cittadini, come simbolo di speranza per i marinai e gli ortolani. Alla fine degli anni '80 Silvio Petroro si accorse che quella antica fatta di legno si stava deteriorando e decise di farla realizzare in ferro nonché dedicarla ai tanti vastesi e abruzzesi che non erano mai riusciti a fare ritorno in patria. La croce, inaugurata allora con il Vescovo Valentini, è stata benedetta a 30 anni dalla sua realizzazione da Padre Giancarlo, lo stesso che fu presente alla sua inaugurazione.
È quest'anno, così come già anticipato, l'ambita targa in argento che riproduce il monumento all'emigrante e l'assegno da 5mila euro da devolvere per un progetto a scelta, sono stati assegnati a Luca Molinari, Membro del Consiglio di Amministrazione di Unicredit SpA, Head of Financial Services presso Mubadala Investment Company, Abu Dhabi (UAE), già Manager presso diverse Società multinazionali, fra cui la prestigiosa Warburg Pincus.
"Ho deciso di dare il premio ricevuto al Polo Mattioli di Vasto, la scuola che ho frequentato, perché credo fortemente nel valore dell'istruzione e perché sono rimasto molto attaccato a Vasto e a quello che questa terra mi ha dato. Gli sono riconoscente, qui ho vissuto una splendida infanzia e adolescenza, ho avuto una famiglia che mi ha sempre supportato e amici che mi sono stati sempre vicini e con cui ancora oggi condivido molto della mia vita", ha detto il manager che ha poi raccontato la sua storia personale e professionale incalzato dalle domande del giornalista Gianni Quagliarella.
Particolarmente coinvolgente lo spettacolo "A tutto Max" con l'artista Max Giusti, cabarettista, comico, attore di teatro e presentatore che ha allietato il pubblico tra musica ed esilaranti sketch.
"È molto importante - ha detto l'artista - quello che è successo stasera. Stasera a Vasto non avete avuto non una cosa banale. Ho la fortuna di fare un mestiere che mi porta a vedere tutta l'Italia, realtà grandi e piccole e non sempre c'è l'opportunità di far vivere spazi come questo e si vede che qui c'è la voglia di farlo. La vera forza è uscire di casa, incontrare cittadini e vicini di casa, stare insieme in serate come questa".
La serata è stata allietata anche da un breve musical a cura di Alex Procacci.