A Vasto la mostra “caravaggesca” di Lorella Ragnatelli: “Questa tecnica mi ha fatto ritrovare me stessa”
Vasto “Lei non vuole rappresentare solo il reale, ma fare anche una riflessione sulla vita”
VASTO. “Disegno impeccabile, particolari curati, colori intensi esaltano la luce, la recuperano, la rifrangono, il motivo che diventa gioia, libertà, passione.” , così il Presidente dell’Associazione delle Competenze Multidisciplinari di Vasto, Carlo Viggiano, ha descritto le opere pittoriche dell’artista Lorella Ragnatelli.
È avvenuta nella giornata di ieri presso le Sale Bontempo di Palazzo d’Avalos la presentazione della prima mostra personale della pittrice molisana definita “caravaggesca” e disponibile nell’edificio un tempo dei marchesi del Vasto fino a lunedì 28 agosto.
Giunta al suo 15esimo evento nel 2023, l’ACM di Vasto continua a offrire alla cittadinanza incontri di grande spessore culturale e a promuovere neo artisti nel campo dell’arte.
“Quest’anno abbiamo voluto dare una maggiore qualità ai nostri eventi, attraverso una scelta selettiva di alto profilo qualitativo, la Ragnatelli ne è un esempio” ha dichiarato il presidente dell’associazione vastese Carlo Viggiano.
“Lei è un’autodidatta per cui sappiamo tutte le difficoltà - ha continuato poi il presidente - che ci sono nel migliorare la propria tecnica per essere accettata dai media.
Attraverso le sue doti innate a livello artistico, migliorate nel tempo grazie ai suoi mentori, è riuscita davvero a raggiungere degli ottimi livelli tecnici e stilistici”.
La pittrice, originaria di Montenero di Bisaccia, propone nella sua mostra opere che vanno dalla fase propedeutica a quella più avanzata con gli ultimi quadri da lei realizzati.
“Sono molto emozionata per questa mia prima esperienza e quello che mi aspetto è trasmettere un’ emozione positiva a chi guarda le mie opere”, ha esordito Lorella Ragnatelli su questa sua prima esperienza personale.
“Da piccola ho sempre disegnato, - ha precisato l’artista sulle origini della sua passione - poi in età più matura ho incominciato a fare lavori su stoffa e dopo ancora ho voluto fare questo salto alle tele. Mi piaceva e mi dava soddisfazione”.
“Caravaggio è l’artista a cui mi ispiro. Sono stata a visitare la galleria del maestro contemporaneo Roberto Ferri - ha affermato a proposito del noto pittore caravaggesco - e mi sono innamorata di questa tecnica, lì ho ritrovato me stessa”.
“È un’artista figurativa con un buon virtuosismo tecnico. È molto brava nella resa del corpo umano, studiato nei minimi dettagli reso nelle pose più complicate possibili, difficili da rappresentare”, ha spiegato la critica d’arte Antonietta Ida Caruso.
“Lei non vuole rappresentare solo il reale, ma fare anche una riflessione sulla vita. Tutte queste figure - ha precisato la Caruso, professoressa del liceo artistico di Termoli - hanno per lei un significato come l’amore, la lotta tra il bene e il male, il sacro e il profano”.
All’inaugurazione ha voluto dire la propria anche il pittore Cesare Giuliani: “La nostra Lorella è un’artista che recupera uno stile classicista e razionale dell’arte cinquecentesca da Caravaggio a William Bouguereau. Li ammira, ne diventa prima emulatrice e poi li trasforma e li plasma. Risulta sempre in bilico tra sacro e profano, tra la purezza e la sensualità, per poi addentrarsi nei più profondi abissi dell’animo umano”.
“Ho la sensazione che questa mostra - ha poi concluso Giuliani - sia solo l’inizio di tante altre ancora più grandi per lei”.