Standing ovation ai Giardini per il tributo ad Angelo Canelli con il Claudio Filippini Trio
VASTO. "Angelo Canelli continua a dare lustro alla nostra città, perché la sua musica è patrimonio inestimabile. E Claudio Filippini ha avuto la fortuna di raccogliere la sua eredità e valorizzarla con l'aiuto della sorella Elisena che saluto affettuosamente.
Forte è ancora la commozione che prenderà il sopravvento su chi lo ha conosciuto, dalla famiglia agli amici, compresi i musicisti che hanno collaborato con lui. Questa è una serata che vogliamo vivere non solo nel segno del ricordo. Come rappresentante delle istituzioni e soprattutto come persona che lo ha conosciuto sia come artista e che come amico familiare, penso sia giusto e doveroso consegnare uno spazio dovuto ad Angelo per quello che ha fatto portando il nome della nostra città in tutto il mondo, fino a New Orleans. Ringrazio la famiglia per averci coinvolto in questa bellissima serata". Ad introdurre lo straordinario concerto, promosso dall’Assessorato alla Cultura e dedicato al maestro Angelo Canelli, sono state le parole dell'assessore Paola Cianci.
L'evento si è svolto ieri nella cornice dei Giardini di Palazzo D'Avalos dove si è esibito il noto pianista Claudio Filippini, affiancato dal contrabbassista Luca Bulgarelli e dal batterista Marcello Di Leonardo.
Per l’occasione è stata eseguita una selezione delle sue composizioni e presentato il Cd Asgard realizzato dal pianista Claudio Filippini come omaggio al musicista e medico vastese, mandato in onda il 29 giugno in anteprima sul programma Battiti di RAI radio3 che lo ha definito l'album come musica che "restituisce tutta la forza espressiva tra jazz, anima blues, funk e improvvisazione."
"Questo concerto - hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l'assessore alla Cultura Nicola Della Gatta - è molto più di una semplice esibizione musicale. È una serata di commozione, un tributo sentito a un maestro amato e rispettato. Lo spirito musicale di Angelo continua a ispirare una generazione di musicisti e a vivere attraverso le mani e il cuore di Claudio Filippini e del suo straordinario trio".
"In quasi tutte le lingue del mondo - ha detto Filippini - si usa lo stesso termine per definire i verbi suonare e giocare. Con Luca e Marcello c'è un'intesa tale che questi due elementi si fondono perfettamente per la spontaneità con la quale improvvisiamo insieme. Questa si stasera non è una commemorazione ma una festa. Angelo è stato una delle persone più spassose che io abbia mai conosciuto e mi ha trasmesso la passione per il jazz".