“Stigma”, la mostra di Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti in cui “ogni persona può ritrovare se stessa”

Arte dom 24 settembre 2023

Vasto Gli artisti in sintonia tra loro hanno reso dinamiche alcune loro opere con il 3D della realtà aumentata

Cultura e Società di Lorenzo Salerni
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“Stigma”, la mostra di Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti in cui “ogni persona può ritrovare se stessa” ©Vastoweb
“Stigma”, la mostra di Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti in cui “ogni persona può ritrovare se stessa” ©Vastoweb

VASTO. Senza alcun progetto o comunicazione nasce un’opera d’arte frutto di una sintonia capace di unire due artisti in una sola persona, rendendo così il tutto quasi una magia.

In questo modo si può descrivere la mostra artistica  “Stigma” ideata dalla collaborazione a quattro mani tra  gli artisti Carla Cerbaso Francesco Iacovetti.

Si è tenuta questa settimana  presso la sala Bontempo del Palazzo d’Avalos l’esposizione di oltre venti opere realizzate con penna a sfera, e non solo,  e promosse dall’Associazione Competenze Multidisciplinari di Vasto.

La mostra di Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti vuol essere una ulteriore dimostrazione dell’amore per l’arte di un gruppo di amici uniti da un comun denominatore che è quello di “declinare l’arte nelle sue diverse forme con l’obiettivo di far conoscere alla Città del Vasto come la stessa possa veicolare la Cultura nelle diverse forme””, ha dichiarato il presidente dell’Acm Carlo Viggiano a cui poi ha aggiunto: “Le iniziative culturali proseguiranno fino a fine anno con la  certezza che serviranno a dare un piccolo ma significativo contributo alla conoscenza di nuove forme d’arte e di artisti provenienti da altre regioni d’Italia”.

Sono abruzzesi le origini di Francesco Iacovetti e molisane quelle di  Carla Cerbaso, i due artisti che si sono conosciuti per la prima volta nel 2021 e da allora tante sono state le  esposizioni organizzate.

La mostra nasce dalla fusione di alcune esperienze pittoriche e scultoree avvenute nel 2022-2023 come "Cavità", esposta presso l'Aurum, "Dune", presentata presso la Fondazione PescarAbruzzo, e "Ascolta", allestita presso il Museo delle Genti d'Abruzzo”, hanno dichiarato a Vastoweb Cerbaso e Iacovetti nel corso di un’intervista.

Stigma sta nel segno che noi utilizziamo, - hanno spiegato i due artisti -  tramite  la penna a sfera nera con la quale a quattro mani realizziamo queste opere a carattere metafisico e surrealista che parlano a ciascuno di noi, secondo le nostre sensibilità”.

Questa mostra  ha come simbolo proprio un cerchio perché rappresenta - hanno poi continuato a evidenziare - il nucleo che è in noi stessi, una sorta di nostro subconscio che molte volte per vari motivi non riusciamo a leggere. Per questo le opere contengono  simboli, numerologie, archetipi, tutti elementi riconducibili al nostro io più profondo, così ogni persona può ritrovare se stessa”.

Si tratta questa di una esposizione realizzata a quattro mani con una particolarità: “Noi senza alcun progetto iniziale e non dialogando tra di noi, come invece dovrebbe avvenire solitamente, disegniamo con la penna dei tratti che incomincia prima uno e l’altro in seguito li continua, producendo così  queste opere. Sono i nostri due inconsci che si incontrano sul foglio. Da una improvvisazione nasce una sintonia che genera qualcosa di magico”.

La mostra contiene circa venti opere realizzate con la penna a sfera e anche ad acquerello,  alcune in bianco e nero altre a colori.

Poi ancora ci sono cinque sculture come “L’abbraccio”, opera a cui la scultrice Cerbaso è particolarmente legata.

Ma questo non è tutto perché entrambi gli artisti in sintonia tra loro sono stati anche  i primi ad aver reso dinamiche opere tramite la  realtà aumentata.

C’è un nostro collaboratore Manuel Dominioni che con i propri computer - hanno spiegato Iacovetti e Cerbaso - ha materializzato in 3D le opere. In pratica il visitatore tramite il proprio cellulare può leggere il Qr code. Così facendo con la fotocamera dello smartphone acquisisce un filtro il quale mostra alcune parti tridimensionali delle rappresentazioni che escono letteralmente fuori.

Sfere che ruotano, altre che implodono, fiumi che scorrono, così un’opera  da statica diventa dinamica”.

Per ora - hanno dichiarato sul proprio futuro i due artisti -  in Abruzzo abbiamo altre quattro  mostre in programma, mentre siamo in trattativa per altre in città come Bologna, Milano e anche Roma”.

Le opere saranno esposte a Vasto fino ad oggi  24 settembre, giorno in cui ci sarà anche il Finissage della mostra alle 18 nella Pinacoteca con la presentazione del libro “Ascolta“ di Carla Cerbaso, a cui seguirà un concerto di chitarra e flauti.

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