"1723 La Divin Epoca", un successo il convegno a Palazzo d'Avalos

l'evento mar 14 novembre 2023

Vasto Excursus storico sul vino con musiche e balli del '700 grazie agli Amici del Toson d'Oro

Cultura e Società di La Redazione
2min
"1723 La Divin Epoca", un successo il convegno a Palazzo d'Avalos ©Nuth photography
"1723 La Divin Epoca", un successo il convegno a Palazzo d'Avalos ©Nuth photography
"1723 La Divin Epoca", un successo il convegno a Palazzo d'Avalos

VASTO. A Palazzo d'Avalos ottimo riscontro per l'evento "1723 La Divin Epoca", excursus storico del vino.

Un appuntamento molto partecipato per rievocare e far rivivere le atmosfere settecentesche e che avuto come filo conduttore il dio bacco.

Il 1723 è infatti la data in cui avvenne la consegna della collana dell’ordine del Toson D’oro, segnando l’inizio di una serie di festeggiamenti che ridonarono propositività alla città dopo periodi di oscurantismo.

L’evento, presentato  dall’ingegnere Alessandro Roselli, da LoredanaEventi di Loredana Lammanda che ha curato nei minimi dettagli la parte organizzativa e gli allestimenti e dalla docente e scrittrice Valentina Franzese, in collaborazione con l’assessorato alla cultura della città, ha visto un primo momento nella suggestiva pinacoteca con due interventi moderati dal giornalista Federico Cosenza .

Dopo i saluti istituzionali affidati all'assessore Anna Bosco, la parola è stata affidata al professor Luigi Murolo che ha ripercorso alcune tappe fondamentali del rapporto vino, città del Vasto e famiglia d'Avalos.

Dal suo enciclopedico sapere è emerso come il vino dei d'Avalos fosse il Tocai (Tokaji), un vino di origini ungheresi ma arrivato in città perché bevanda di pregio delle corti viennesi.

Inoltre il professore si è soffermato sull'uva San Francesco (uva da tavola), descrivendone le caratteristiche organolettiche ed anche il suo stretto legame con la città.

Poi a seguire la presidentessa dell’AIS Sommelier regionale e della delegazione di Vasto Angela Di Lello si è soffermata su quello che il mondo enologico oggi in Abruzzo elencando i vari cambiamenti che ci sono stati negli anni.

In particolare nel suo intervento è stato spiegato il ruolo dell'Ais e di cosa si occupa, di come i produttori abruzzesi oggi mirino alla realizzazione di un prodotto vitivinicolo di alta qualità e di come i consumatori stiano sempre più acquisendo consapevolezza e curiosità. Inoltre sono stati ricordati gli uvaggi autoctoni come montepulciano, trebbiano, pecorino, e cerasulo d'Abruzzo che sono gli ambasciatori nel mondo enologico della nostra regione.

Come stacco tra le due epoche è intervenuta  la docente e scrittrice Valentina Franzese con la lettura di un suo componimento poetico e la presentazione di un soggetto ambientato nell’epoca settecentesca.

La seconda parte dell’evento, in collaborazione con l’associazione culturale “Amici del Toson D’oro” rappresentato dal presidente Manuel Giorgetti, ha fatto entrare il pubblico in un’atmosfera d'altri tempi.

Infatti si sono tenute  anche danze con figuranti in abiti d’epoca con cui si è aperto il brindisi insieme a vini della cantina “Terre del Tosone”. 

Il tutto è stato accompagnato  da sonate del Settecento a cura dei maestri di musica, provenienti dalla Reggia di Caserta, Tiziano Palladino - per il mandolino - e Francesco Cipullo - per il clavicembalo - e l’attore teatrale  di scene shakespeariane Davide Giacon.

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