Presentata al Rossetti la biografia su Raffaele Mattioli: "Istituto a breve un premio nazionale"
VASTO. "Presto a Vasto verrà istituito il premio intitolato a Raffaele Mattioli, il banchiere umanista cui Vasto ha l'onore di aver dato i natali".
Ad annunciarlo sono il sindaco di Vasto Francesco Menna e l'assessore alla Cultura Nicola Della Gatta
L'occasione è stata quella della presentazione del volume "Raffaele Mattioli. Una biografia Intellettuale" di Francesca Pino che si è svolta ieri nel Teatro Rossetti di Vasto si terrà. Hanno dialogato con l’autrice l’assessore Della Gatta e il professor Costantino Felice. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vasto nonché patrocinata dal Polo Liceale "Raffaele Mattioli" di Vasto che ieri ha inaugurato i lavori del Festival della Scienza Ad/ventura.
"È stata l’occasione per approfondire una figura di così alto valore che seppe dare un contributo decisivo alla costruzione della nostra Repubblica", ha detto il Sindaco Francesco Menna. “Il libro di Francesca Pino, prodotto di anni di ricerche d’archivio e di testimonianze, ha il merito di illuminare con accuratezza ed efficacia la vita e l’opera di Raffaele Mattioli".
Francesca Pino ha diretto l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo, è consigliere dell’International Council on Archives dell’UNESCO (sezione Archivi d’Impresa) e della European Association for Banking History. Tra i suoi libri ricordiamo: «Memorie di valore. Guida ai patrimoni dell’archivio storico di Intesa San Paolo» (con A. Mignone, Hoepli, 2016) e «Sulla formazione della classe dirigente. L’ultimo progetto di Raffaele Mattioli» (Aragno, 2023). Inoltre, ha curato la raccolta di scritti di Luigi Arcuti «Insieme si cresce. Scritti di banca e finanza, 1950-1988» (con F. Cesarini e A. Iozzo, Olschki, 2021).
"Raffaele Mattioli – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Nicola Della Gatta – fu un visionario promotore culturale che, in un Dopoguerra sì repubblicano ma ancora fortemente implicato con il Ventennio, permise che le voci si alzassero a costruire il dibattito pubblico e consentendo al Paese un’elevazione culturale democratica".