Anziani e solitudine: il valore della “clownterapia” nel 1° incontro con il territorio
Vasto Incontro organizzato dalla Odv Ricoclaun
VASTO. Si è svolto il primo incontro organizzato dalla Odv Ricoclaun per parlare di clownterapia con il territorio. Ospiti d’onore sono stati la dr.ssa Clauda Sacchet, ex Dirigente Medico Geriatra presso la Asl e coordinatrice del caffè Alzheimer e l’Avv. Maria Molino,presidente Alzheimer Vasto. La dottoressa Sacchet ha parlato della situazione degli anziani, spesso con disturbi cognitivi, che spesso soffrono di solitudine, del ruolo strategico che hanno i familiari, delle modalità di assistenza e cura, ma anche di quanto siano importanti stimoli per l’incremento dell’intelligenza emotiva e lo sviluppo di approcci non farmacologici, come ad esempio la clownterapia che consente una terapia positiva senza controindicazioni. Ha sottolineato inoltre quanto sia importante la formazione dei volontari che operano con gli anziani, perché non si può improvvisare.
Maria Molino ha raccontato del ruolo positivo che la Odv Ricoclaun nella casa di riposo di Sant’Onofrio, quando lei faceva parte dell’associazione Amici di Sant'Onofrio in memoria di Lucia Molino e quanto era gradita la presenza dei clown nei canti popolari che riscuotevano grande successo, nei balli, e nelle gag. Tanti i ricordi, pieni di emozione, tra tutti forse il più significativo è stato l’evento dedicato ai giochi antichi realizzato dalla Ricoclaun e da altre associazioni in tutta la zona esterna alla Casa di Riposo Sant’Onofrio di Vasto nel 2018, riattivando la partecipazione della città in quel luogo ricco di storia e tradizioni, coinvolgendo gli anziani ospiti della struttura, i bambini, i nonni, creando un momento di festa collettiva che ha avuto nei giochi antichi il fulcro. Tanti i momenti di collaborazione poi tra la Ricoclaun e i caffè Alzheimer, ma anche tanti progetti regionali fatti insieme in rete nel territorio: la Rigenerazione urbana alla Villa Comunale, all’orto sociale alla Spataro, fino alla street art nel Carcere di Vasto. Una collaborazione positiva, che ha detto Maria Molino, è necessario continuare per costruire altri progetti insieme. Ha ricordato l’importanza degli incontri di Caffè Alzheimer, che oltre ad aiutare i malati psicologicamente e cognitivamente con specialisti del settore e a intrattenerli con varie arti terapie, sono sempre più un valido momento di scambio sia tra caregiver che tra caregiver e professionisti del settore. Ha informato inoltre che sta per partire il prossimo corso di formazione base per sviluppare personale in grado di saper interagire con chi soffre di demenza.
Rosaria Spagnuolo, presidente della odv Ricoclaun, ha detto che in questi venti anni associativi tanti sono stati i momenti importanti di clownterapia con gli anziani, dai vari servizi nell’ospedale di Vasto nei reparti di medicina, geriatria o lungodegenza, contraddistinti dall’importanza della musica popolare per stabilire relazioni emotive, alle tante attività svolte nelle case di riposo del territorio. L’esperienza e la creatività unite alla ricerca delle metodologie più indicate per comunicare con gli anziani, soprattutto quelli con problemi cognitivi, dalla demenza senile all’Alzheimer, ha portato i clown Ricoclaun a strutturare dei percorsi sperimentali che hanno riscosso notevole successo. Alla base dell’attività c’è sempre la musica popolare, quella più vicina ai ricordi della giovinezza degli anziani, a questa si è aggiunto il lancio dei palloncini. Con stupore ci si è accorti che gli anziani, anche se vivono in un caos di ricordi, al lancio del palloncino, reagiscono, tutti, con il lancio di nuovo del palloncino, accogliendo con gioia la sfida ludica. Da un’indagine fatta con il personale sanitario o con i familiari presenti, nessuno degli anziani aveva giocato lanciando i palloncini, né nella propria infanzia, né come genitori, né come nonni. Non lo fanno come ricordo di un’azione passata, ma come accoglienza di un gioco divertente perché, quando lanciano i palloncini, sorridono. Un gioco che implica una coordinazione motoria e la percezione visiva e che diventa un importante stimolo ricreativo molto coinvolgente perché svolto in condivisione con le altre persone in un’atmosfera di festa. Tanti i ricordi evidenziati da clown Sampei, clown Lulù, clown Ciuf Ciuf nei vari servizi di clownterapia. La pandemia ha bloccato tante di queste attività ma per fortuna ora si possono riprendere con maggiore slancio.
Si è parlato poi del corso di formazione clown che la Ricoclaun sta per organizzare. Un destinato a chi vuole vivere le emozioni di vivere la clownterapia intensamente donando sorrisi a chi vive momenti di fragilità. La presidente Rosaria Spagnuolo, ricorda che: “Non occorre essere artisti per diventare volontari clown, e neppure essere medici: è sufficiente avere voglia di giocare e di mettersi in gioco, di guardare il mondo con allegria e di donare un po’ del proprio tempo. I volontari clown Ricoclaun sono persone comuni, di ogni età e professione, che indossano un camice bianco, come quello dei medici, dipinto a colori vivaci, che si cimentano in gag e in attività veramente divertenti. Li accolgono l’entusiasmo dai più piccoli e il divertito stupore degli adulti, li compensano a volte una risata, a volte il cenno di un sorriso. Il corso clown 2024 avrà la capacità di far vibrare le corde emotive interiori, facendo riscoprire il clown che c’è in ognuno di noi. Il percorso formativo sarà multidisciplinare, specifico per interagire in un ambiente difficile e complesso come quello ospedaliero, con esercizi esperienziali, di fiducia, di relazione, ma anche per gestire l’ansia e lo stress, e ovviamente tutta la parte più artistica: clownerie, magia, improvvisazione teatrale, palloncini, ecc.”
Sono previsti altri due incontri sempre alle 18,30 presso la sede Ricoclaun, in Via S. Caterina da Siena. Il prossimo incontro sarà il 7 marzo, si parlerà della “Clownterapia e i bambini” con la presenza della dr.ssa Patrizia Brindisino, responsabile del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Vasto. I volontari Ricoclaun parleranno delle tantissime attività svolte nel reparto pediatrico in questi vent’anni.
Il terzo incontro sarà il 14 marzo, si parlerà della “Clownterapia e il Territorio”, ponendo l’attenzione sulle reti di associazioni. Saranno presenti le varie associazioni con cui la Ricoclaun in questi anni ha collaborato: l’Avis, l’Anffas, l’Admo, Lory a Colori, il Buco nel Tetto, Vasto Scienza. Sarà presente anche Angelo Marzella, Nicola della Gatta, assessore alla Cultura, al Welfare e all’inclusione sociale e Don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore. I volontari Ricoclaun parleranno dei progetti che hanno vissuto in rete con le associazioni, le attività nella Hub vaccinale e le prospettive future.
Al termine degli incontri ci sarà un aperitivo per festeggiare insieme.