La prima personale dell'artista vastese Giovanna Mattucci: "Dipingere è catartico"
VASTO. "Attuando alcuni preziosi consigli del professor Massimo Pasqualone, ho il privilegio di annunciare la mia prima personale dal titolo Sinflora. L'esposizione si terrà nell'ambito del secondo appuntamento del festival culturale Syn-l’icanto delle emozioni, curato dallo stesso critico d'arte e patrocinato dall'associazione Olimpia di Ortona".
Ad annunciarlo è l'artista vastese Giovanna Mattucci, classe 1981, le cui opere verranno allestite il prossimo 17 marzo, dalle 17 alle 20, nella Sala Riunioni del Nuovo Albergo di Chieti Scalo. Chi vorrà avrà, dunque, la possibilità di partecipare all'evento per "immergersi non solo nell'arte astratta, ma anche nell'incantevole mondo floreale della pittrice", nell'attesa di poter ammirare le sue tele in mostra magari anche a Vasto.
Per l'occasione le abbiamo rivolto qualche domanda.
Come nasce la tua esperienza con la pittura?
Il mio interesse per l'espressione artistica mediante la pittura e il disegno ha radici fin dalla mia infanzia, poiché ho sempre nutrito una profonda affinità per la tavolozza cromatica e gli strumenti grafici di vario genere. Questa passione mi ha condotta a conseguire un diploma artistico, durante il quale ho avuto l'opportunità di partecipare a diverse manifestazioni artistiche e ampliare le mie competenze sotto la guida attenta dei docenti. Nonostante il mio percorso di studi abbia successivamente preso una direzione diversa, trovando realizzazione come insegnante di scuola primaria, conservo l'obiettivo di instillare nei miei alunni l'amore per l'arte del disegno e della pittura. Nel corso di questa evoluzione, ho incrociato la figura del Professor Massimo Pasqualone, eminente critico d'arte e letterario, il quale, dopo aver esaminato alcuni dei miei lavori, mi ha incoraggiata ad approfondire il mio impegno artistico.
Quali sono le reazioni delle persone alla vista delle tue opere?
Le osservazioni prevalenti si ricollegano all'impiego cromatico, con colori vividi di notevole impatto, nonché all'originalità stilistica nel delineare i soggetti. Manifesto una propensione all'appropriazione del soggetto, conferendogli una personalizzazione che riscontra apprezzamento, ma la mia ricerca è ancora lunga…
Cosa provi nel realizzare i tuoi dipinti?
Per me l'arte è il canale per esprimere quello che ho dentro o che a volte non riesco rielaborare, in alcuni casi ha una vera e propria funzione catartica.
Quali soggetti nel tempo sono cambiati?
I soggetti da me esplorati convergono principalmente su tematiche naturalistiche. La mia attrazione è profondamente radicata nella contemplazione della magnificenza della natura, la quale mi conferisce un notevole impulso positivo e una serenità intrinseca. La natura, a mio avviso, si configura come la progenitrice inestimabile della caleidoscopica gamma di colori che permea il nostro mondo.
Come descrivi la tua produzione artistica?
La produzione artistica si caratterizza per una coraggiosa sintesi di forme e colori, esplorando la complessità dell'animo umano e dell'ambiente circostante. Le opere, con un'estetica contemporanea e sensibilità moderna, si distinguono per audacia concettuale e originalità espressiva. La mostra "Sinflora" si concentra sulla simbologia dei fiori, celebrando la comunicazione, ispirandosi al pensiero di Claude Monet e il suo legame con i fiori nel percorso artistico.
Quali i progetti futuri?
Proseguo la mia produzione artistica mediante un costante studio delle meraviglie della natura, assimilando e reinterpretando le sue bellezze. Il mio intento è persistere nell'emozionarmi, trasmettendo tale passione a coloro che si prendono il tempo di contemplare le sfumature delle mie opere.