“Ogni popolo ha il suo inno”: grande successo alla Spataro di Vasto
Vasto Cantati anche gli inni nazionali dei paesi stranieri
VASTO. Grande successo dell’evento “Ogni popolo ha il suo inno” alla Scuola Spataro.
In occasione della giornata dell’unità nazionale sono stati cantati anche gli inni nazionali dei paesi stranieri di alcuni alunni della scuola.
In occasione della giornata dell'unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della Bandiera, la scuola “G. Spataro” Ic1 Vasto ha voluto organizzare un evento dal titolo: “Ogni popolo ha il suo inno” per promuovere i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza e di riaffermare e consolidare l'identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica.
Presenti il Dirigente Scolastico, prof.ssa Eufrasia Fonzo, il Sindaco Francesco Menna, il Vicesindaco Licia Fioravantie l’Assessore alla Scuola Anna Bosco. Hanno sottolineato tutti l’importanza della ricorrenza che assume un significato particolare per le scuole, dove la valorizzazione delle tradizioni, della cultura e dei simboli nazionali è fondamentale. Riassume i valori di indipendenza, sovranità popolare, giustizia, e soprattutto libertà e pace.
Pieno d’entusiasmo è stato l’inno d’Italia cantato dalle classi quinte, dalle classi a tempo pieno e da tutta la scuola dell’Infanzia, a seguire è stato cantato l’inno d’Europa, prima nella versione in latino e poi contemporaneamente con alcuni alunni di quinta che suonavano il flauto, altri usavano strumenti a percussione e altri ancora si esibivano con la body percussion.
Ma il momento più emozionante è stato quando sono stati cantati gli inni nazionali dei paesi stranieri di alcuni alunni della scuola, della Tunisia, del Marocco, della Nigeria, della Macedonia, della Romanina, dell’Ucraina, del Bangladesh e della Cina, in relazione al progetto multiculturale che la scuola, mediante tante attività laboratoriali, sta svolgendo con la collaborazione con la prof.ssa Serena Sani dell'Università di Campobasso.
I vari gruppi di bambini hanno prima presentato nella loro lingua il proprio inno e poi cantato. La loro emozione, quella dei loro genitori presenti, ha reso l’evento ancora più significativo, valorizzando le differenze che si trasformano in ricchezza per tutta la comunità scolastica.