Monsignor Forte a Vasto per La Musica e bellezza di Dio: “L’amore è la forza ispiratrice”
Vasto Forte: “ Credo che la musica possa essere uno straordinario veicolo per l’approccio al Mistero del Signore”
VASTO. “Le pagine che seguono sono nate dalle diverse occasioni che ho avuto negli anni di parlare del canto e della musica come via privilegiata alla lode dell'Altissimo, in cui possono esprimersi la fede in Lui e la bellezza dell'incontro con il Suo amore. Di qui il titolo che accosta alla bellezza di Dio la musica, intesa nel senso più ampio dell'esperienza che abbraccia tanto la creazione artistica, quanto l'esecuzione e la fruizione dell'opera musicale.” Queste sono le prime parole con cui viene introdotta l’opera “La musica e la bellezza di Dio” del Monsignor Bruno Forte.
È stato presentato ieri pomeriggio nel prestigioso teatro Rossetti di Vasto l’ultimo libro targato 2024 dell’arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto.
A distanza di tre anni dallo scritto Vorrei parlarti di Dio, il Monsignore ha scelto ancora la casa editrice Queriniana per le sue pubblicazioni.
In questo libro, però, che consta di sei capitoli più un appendice, viene ricordato come la musica abbia da sempre cercato di creare un legame tra l’uomo e Dio e farsi da tramite per sollevare l’anima verso la sua Presenza.
“Desidero ringraziare Padre Bruno per essere una mente illuminata che ha fatto del suo motto episcopale “Lumen Vitae Christus” il motivo ispiratore del suo pensiero e della sua azione pastorale”, ha voluto dichiarare con intento encomiastico il Vicario per Vasto Don Gianni Sciorra, intervenuto al seguito dei saluti istituzionali del sindaco della città Francesco Menna.
Il parroco della chiesa San Paolo dopo aver fatto diversi riferimenti ai contenuti del libro, tra cui gli estratti presenti nella prima pagina estrapolati segnatamente dal “Discorso al Parlamento europeo” di Ezio Bosso e dal “Cantare al Signore un canto nuovo” di Joseph Ratzinger, ha precisato: “Se ripercorriamo la storia della nostra comunità diocesana possiamo notare come Bruno Forte abbia tenuto fisso lo sguardo e il pensiero sempre sulla stessa indicazione di cammino: la bellezza di Dio”.
“Per Padre Bruno mettere in relazione la musica con la bellezza di Dio significa - ha continuato Don Gianni facendo riferimento alle stesse parole dell’arcivescovo - riconoscere che l’amore è la forza ispiratrice e portante della musica.”
“Io sono convinto che il vero grande collaboratore è il cuore umano - ha puntualizzato il Monsignor Bruno Forte - perché ha il desidero e bisogno di lui. L’uomo è nostalgia di Dio, tutta la sua vita in maniera consapevole è una ricerca di Dio, cioè colui che con il suo abbraccio dona senso alla nostra vita, vince la morte e ci dà la forza di amare nonostante tutte le sfide della vita”.
Il testo prende in esame la musica dal punto di vista non solo teologico, ma anche storico e filosofico, presentando al lettore le grandi composizioni che hanno caratterizzato la storia della musica sacra, dall’antichità fino a Marco Frisina, uno dei più celebri compositori contemporanei.
Infatti nell’opera si parte dal canto gregoriano per passare alla polifonia sacra del Rinascimento, poi ancora più in là a Mozart, Beethoven e al contemporaneo Frisina.
“Io ho fruito tanto della musica bella, di quella alta, sacra e classica - ha continuato l’arcivescovo - per avvicinarmi quasi come una preghiera a Dio e credo che la musica possa essere uno straordinario veicolo o meglio una via per questo approccio al Mistero del Signore.”
La musica come espressione dell’umano nella varietà dei suoi aspetti, come incontro di oggettività e passione, di verità e amore e come voce della nostalgia, della speranza e dell’attesa: sono alcuni dei temi del libro che il Monsignore ha spiegato nel suo intervento arricchito da alcuni brani musicali riprodotti al pianoforte dal Maestro Giuliano Mazzocante.
Il libro, che ha avuto Vasto come seconda tappa di presentazione dopo quella di Chieti e a breve arriverà anche a Roma, prevede il chiaro messaggio di come la musica riesca a sollevare l’anima verso la presenza di Dio.
Giunto poi alle battute finali, l’incontro ha visto riprodurre tra gli ultimi brani al pianoforte quello di Pietro Mascagni Intermezzo dalla “Cavalleria rusticana”, tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga.
“Siamo di fronte a una condensazione drammatica e di grande carica emotiva, che mostra - ha concluso l’autore Bruno Forte - come la gloria dell'Eterno, evocata e cantata dalla musica, sia il senso e l'ultimo approdo di tutti noi, pellegrini verso la patria e mendicanti del cielo...”.
