250 studenti alla corsa contro la fame: “Ogni giro è un dono per il Bangladesh”
Vasto Le classi quarte e quinte della Nuova Direzione Didattica allo Stadio Aragana
VASTO. “È un progetto educativo che mette insieme didattica, sport e solidarietà e rappresenta una straordinaria opportunità per formare, responsabilizzare e coinvolgere i ragazzi sui temi della malnutrizione infantile nel mondo. La chiave educativa del progetto è rappresentata dal passaporto solidale”.
Oltre 250 studenti della Nuova Direzione Didattica di Vasto sono stati protagonisti stamani dell’evento solidale “Corsa contro la fame” promosso dalla Fondazione Azione contro la fame Italia onlus. Con i loro cappellini colorati e un abbigliamento rigorosamente sportivo, hanno invaso lo stadio Aragona cantando inni di gioia e incitamento, con tanto di cartelloni al seguito con le scritte “Sì alla vita, no alla fame”, ma anche “Pace nel mondo”.
Grande l’entusiasmo per un’iniziativa che dalle aule scolastiche esce fuori dalle mura per sensibilizzare l’intera comunità. Presenti il vicesindaco Felicia Fioravante, l’assessore all’Istruzione Paola Cianci e l’assessore allo Sport Carlo Della Penna.
A spiegare il senso profondo del progetto la dirigente Concetta Delle Donne:
“Un percorso che la nostra scuola ha svolto nell'ambito dell'Educazione Civica. Nel mese di febbraio, infatti, grazie alle attività di formazione proposte da un esperto di questa organizzazione internazionale, i nostri studenti hanno potuto confrontarsi, vedere delle testimonianze di chi è meno fortunato e allo stesso tempo parlare di cambiamenti climatici, sostenibilità, siccità, guerre e povertà per impegnarsi in prima persona a promuovere la solidarietà anche al di fuori dell'ambiente scolastico. E oggi gli alunni delle classi quarte e quinte dei vari plessi sono stati chiamati a gareggiare tra loro in una competizione solidale e positiva per la quale mettono in gioco consapevolmente non soltanto le abilità sportive, ma soprattutto le capacità di comunicazione e coinvolgimento per raccogliere il maggior numero di promesse di sponsorizzazione/donazioni da destinare al Bangladesh, grazie al passaporto solidale distribuito a tutti gli alunni partecipanti. Grazie al referente per lo sport il maestro Nicola Daloia, alla maestra referente per il progetto Greta Liberato, al maestro Simone Molisani e a tutti i docenti che con gioia hanno partecipato all'iniziativa con i nostri alunni e alunne. Per fortuna esiste una cura alla fame, ovvero il cibo terapeutico pronto all'uso che in sole sei settimane permette ai bambini di acquisire tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per tornare in salute. Bustine che costano pochi centesimi, ma preziosissime poiché grazie a loro, riusciamo a salvare più di mezzo milione di bambini ogni anno, anche nelle comunità più remote. Bastano 28 euro per salvare un bambino!”
