"Vite x la vita, donazione e trapianto", il convegno a Palazzo D'Avalos
Vasto Sabato primo giugno
VASTO. È tutto pronto per il convegno internazionale di medicina dedicato alla donazione e al trapianto di organi organizzato dall’associazione culturale e filantropica “San Michele”, in collaborazione con “Vasto Scienza” e Loredana Eventi, con il patrocinio di Regione Abruzzo e Comune di Vasto, in programma domani, sabato 1° giugno a Palazzo d’Avalos.
Tante le personalità di spicco che saranno nella Pinacoteca vastese. Luminari della scienza, professori della medicina e docenti universitari che da diversi anni si dedicano, a livello internazionale, a salvare vite umane.
Al summit di domani, aperto a tutti, si snoccioleranno dati e procedure, report e analisi scientifiche illustrando i recenti studi sui trapianti di organi da donatori viventi, ancora troppo pochi nei Paesi occidentali (fanno eccezione gli USA) rispetto ad Asia e mondo arabo per quanto riguarda quelli di fegato.
Ma i protagonisti dell’intera giornata saranno loro, i giovani delle scuole di Vasto che hanno accolto con favore l’invito a partecipare a questo convegno e hanno realizzato veri e propri “capolavori di informazione”. Grazie al coordinamento dei docenti Rosa Lo Sasso (Polo Liceale Mattioli e presidente di VastoScienza) e Orlando Raspa (Istituto comprensivo 1 - Scuola secondaria di I° grado “R. Paolucci” ed esperto d’arte), ben 36 classi hanno prodotto 80 progetti e più nelle cinque categorie previste dal bando di partecipazione: opere grafiche, pittoriche e scultoree, testi e articoli scientifici, composizioni musicali e videoclip.
Domani la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos sprizzerà ottimismo, creatività e ingegno. Quella che si troverà il pubblico sarà una sala in cui sarà importante riflettere e formarsi sulla cultura della donazione. La potenza dell’immagine e l’espressione della vita che si rinnova.
“Si tratta del primo convegno scientifico – ha dichiarato l’ideatrice, Iolanda Russo-Menna, anestesiologa e professoressa in USA alla Virginia Commonwealth University Health e VCU (Virginia Commonwealth University) - che con una terminologia semplice parlerà ai giovani, presente e futuro della nostra società, che non devono mai esser messi da parte”.
Un progetto imponente che ha coinvolto quattro istituti scolastici della città: Polo Liceale Mattioli, ITSET-Palizzi, Polo Liceale “Pantini-Pudente” e Istituto comprensivo 1 Vasto “Spataro-Paolucci”.
“Sono qui innanzitutto in qualità di artista ed esperto d’arte, prima che di insegnante – ha detto Orlando Raspa della scuola “Paolucci”, referente e coordinatore artistico tra i componenti della Commissione che ha valutato gli elaborati scolastici, entusiasta dei lavori presentati dai ragazzi -. Ci sono due classi di scuola media – ha aggiunto –, la sola tra quattro giganti delle superiori”. Il docente di disegno e storia dell’arte ha anticipato che, oltre a commentare le opere d’arte, durante la giornata allieterà la platea con intermezzi musicali al pianoforte.
“È molto stimolante partecipare a un meeting di questa portata – ha sottolineato la docente di Scienze, Rosa Lo Sasso – anche se sono 25 anni che, nell’ambito del Festival della Scienza Ad/ventura, collaboriamo con Avis, Admo e altre associazioni del territorio avendo piacere di ospitare scienziati provenienti da tutto il mondo”.
“Un invito – ha concluso la coordinatrice - accolto con gioia ed entusiasmo dagli alunni” che hanno avuto anche poco tempo (da fine gennaio - inizio febbraio 2024) per mettere in moto la gigantesca macchina della solidarietà e affermare: “Il tuo dono, la loro seconda possibilità. La mia vita per la tua”.
Capofila delle scuole vastesi partecipanti è risultato il Polo Liceale “R. Mattioli” con 26 classi, segue il Polo Liceale “Pantini-Pudente” con 5, Itset “F. Palizzi” con 3 classi e infine 2 classi dell’Istituto Comprensivo 1, scuola secondaria I° grado “R. Paolucci”.
Appuntamento quindi a domani, a partire dalle 8, per vivere una giornata unica e speciale che si concluderà con la preziosa testimonianza dell’attore Filippo Laganà e la proiezione del film “Amici per la pelle” che racconta proprio la sua esperienza di ricevente di trapianto di fegato.