Fine anno scolastico a Vasto, la dirigente Delle Donne: “Tante attività connesse al territorio”

una riflessione mar 18 giugno 2024

Vasto Un bilancio delle attività per una comunità educante

Cultura e Società di Lea Di Scipio
2min
Fine anno scolastico a Vasto, la dirigente Delle Donne: “Tante attività connesse al territorio” ©vastoweb.com
Fine anno scolastico a Vasto, la dirigente Delle Donne: “Tante attività connesse al territorio” ©vastoweb.com

VASTO. “A fine anno scolastico e senza retorica sento il dovere di ringraziare le famiglie, le associazioni del territorio, a partire dai comitati di quartiere e dal neonato Comitato dei genitori, l’Amministrazione comunale per la collaborazione fattiva e propositiva nei diversi plessi della Nuova Direzione Didattica Vasto, distribuiti in tutto il territorio comunale e per i quali sono stati messi in campo molteplici attività didattiche e numerosi progetti che hanno visto proprio il territorio protagonista”.

A tracciare un bilancio per la fine dell’anno scolastico, è la dirigente Concetta Delle Donne, che tra i ringraziamenti ha voluto condividere una riflessione sull’importanza del dialogo tra scuola e realtà con la quale essa interagisce, in linea con gli obiettivi di una comunità educante.

“Una didattica del territorio come partecipazione, come valore glocal e interculturale, in una scuola capace di connettere in termini realistici e funzionali esigenze e offerte formative, identità e comunicazione culturale. Abbiamo fatto, in tutti i sensi, dei contesti diversi una ricchezza e non un limite. È il momento di affrontare una storia da ripensare, quella delle scuole delle contrade, delle frazioni, dei quartieri periferici, comprendere le ragioni di una scelta, riflettere sull’importanza di un legame ravvicinato tra scuola e territorio. La Nuova Direzione Didattica Vasto (ormai non più “nuova”) ha fatto nel tempo della dislocazione dei suoi 10 plessi un punto di forza, puntando sul rapporto tra educazione/istruzione e contesti di vita, fortemente attiva e impegnata contro la deterritorializzazione della scuola. L’attenzione a ricondurre tendenze globalizzanti ed omologanti nel contesto deve trovare il coinvolgimento di tutta la comunità educante, le famiglie ma anche l’associazionismo e il Comune. Attenzione, nessuna operazione nostalgica con volontà di tornare agli anni ’60, quando ancora la necessità di assicurare il diritto/dovere all’istruzione, sancito dalla ancora giovane Costituzione, si esplicava attraverso servizi scolastici che cercavano di avvicinarsi il più possibile all’utenza e ai territori. Semmai la volontà di rendere tutto il territorio egualmente forte. La scuola è lo specchio della comunità, il principale strumento culturale della sua riproduzione, l’ambito educativo e formativo delle relazioni e dei valori che connettono la dimensione locale con il mondo, ma è anche il luogo fisico, l’edificio, il simbolo materiale della vita che passa da una generazione all’altra, un riferimento sociale di rilevante significato identitario e di orientamento spaziale, al pari della chiesa, del municipio, della piazza, del monumento. Abbiamo bisogno che i nostri bambini si riconoscano nella propria comunità per maturare con consapevolezza chi vogliono essere, sapere dove desiderano andare, forti del dove sono partiti. Invitiamo dunque a riflettere sul valore di una scuola che abbracci, nel territorio, i nostri bambini”, conclude la dirigente.

In galleria gli scatti delle scuole di San Lorenzo (infanzia e primaria), di S. Antonio (scuola dell'infanzia Smerilli), di Vasto Marina (scuola dell'infanzia Vasto Marina), piccole, accoglienti, animate anche dalle famiglie e dalla comunità del quartiere.

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