Il grazie al maestro Angelo Lalla al concerto dell’Orchestra “Musica in crescendo”
SAN SALVO. Il 9 luglio scorso si è tenuto il concerto dell’Orchestra giovanile “Musica in crescendo” a conclusione del campus “Fortissimo” con la “PicenOrchestra” di Acquaviva Picena.
Una nuova occasione di crescita umana e professionale per gli oltre 100 orchestrali che da anni compongono l’associazione “Musica in crescendo”. Ma la serata ha assunto una connotazione più intima e di grande commozione quando il maestro Angelo Lalla ha letto una lettera che riportiamo integralmente.
“Colgo questa occasione per ringraziare ufficialmente il maestro Angelo Lalla, per tutto il lavoro fin qui svolto per lo sviluppo culturale della nostra città e del nostro territorio. Nato musicalmente con l’Orchestra Giovanile "Musica in Crescendo", ne è diventato con gli anni uno dei principali punti di riferimento. Attraverso lui voglio ringraziare tutti coloro che quotidianamente si spendono per questa realtà d’eccellenza, di cui non possiamo che esser fieri. San Salvo grazie a loro e alle tante realtà associative potrebbe essere definita città della musica, per i talenti, per le professionalità, per la bellezza degli autori che in essa vivono e crescono. Grazie al maestro Lalla per quanto fin qui realizzato, lo attendiamo al suo rientro per tessere nuove ed importanti progetti!”.
Qui la lettera integrale letta dal maestro Lalla:
“Ciò che vedete davanti a voi questa sera, non è semplicemente un gruppo di ragazzi, un gruppo qualsiasi di giovani come tanti se ne vedono per le strade e per i parchi delle città. Messi insieme a caso dalla vita per rispondere ad un mondo che non li guarda, che non li ascolta, che non li coinvolge per davvero. Tutto questo non è un semplice sedersi, muovere le mani, soffiare, saltellare o agitare le braccia qui e là per creare un po’ di polvere magica, passeggera.
Ciò che vedete davanti a voi questa sera è un intreccio profondo e denso di racconti, respiri, energie, narrazioni di vite così diverse e così lontane che qui, nel momento esatto del creare qualcosa insieme, si fondono in un autentico, grande e potente atto d’amore. Un atto generativo, certamente.
E se non fosse questo, cos’altro potrebbe toccarci così a fondo fino al punto da farci sentire vivi per davvero qui e ora, tanto da poter fermare il tempo, tanto da poterci illuminare, da poterci addirittura salvare?
È proprio questa parola, salvezza, che mi piace tanto accostare alla parola musica, e perché no, a tutta l’arte in generale. Musica come missione, musica come salvezza per tutti coloro che per forza di cose non hanno potuto avere un posto nel mondo, una voce, una rappresentanza, un amico o una famiglia. Quand’ero piccolo la musica ha salvato la mia vita. Non mi sentivo un bambino così tanto diverso dagli altri, ma capivo che vivevo un altro tipo di percezione, di sensibilità, che viaggiavo forse su un altro tipo di frequenza. Questo di certo mi ha fatto soffrire molto. Eppure, tutto quel dolore, attraverso il grande cuore delle mie prime insegnanti Maria Aurelia Del Casale e Maria Teresa Antonini, donne e artiste che sono state appunto ispirazione e guida, tutto quel dolore con la musica si è trasformato in salvezza.
Aver capito questo per me significa riuscire a guardare negli occhi questi ragazzi, uno ad uno, e a vedere quella speranza e quella salvezza che crescono a dismisura giorno dopo giorno, prova dopo prova, concerto dopo concerto. Avrei mille storie da raccontare, mille dolori già salvati, ma sono sicuro che la musica, i balli e i canti di questa sera abbiano già detto e spiegato bene tutto ciò.
Tante cose dunque sono successe dopo il mio primo amore con la musica. È arrivato il clarinetto e le prove d’insieme nel pomeriggio; è arrivata Musica in Crescendo che è stata la mia prima vera casa e la mia prima famiglia musicale; le mie insegnanti sono diventate mie colleghe e negli ultimi tredici anni, insieme, abbiamo portato avanti questa missione attraverso la musica e le arti in tutta Italia e all’estero.
Tutto questo nel tempo ha avuto una grande risonanza.
Pensate un po’ a Micaela Gasparrini e ad Alessio Giuliani della “PicenOrchestra”. Sono stati in grado di vedere in me, qualche anno fa, una speranza e forse una salvezza anche per i loro ragazzi. Mi hanno visto lavorare e mi hanno fortemente voluto con loro. Mi hanno accolto come un figlio e grazie a loro ho conosciuto una nuova meravigliosa famiglia. E così è successo poi a Pesaro, a Torino, a Reggio Calabria. La risonanza ha fatto vibrare in sintonia tante corde in tutta Italia, corde che hanno sì una narrazione diversa ma le stesse finalità: salvare vite di giovani e adulti, e dare loro una vera opportunità di essere protagonisti, sempre.
Attraverso la collaborazione e le sinergie con l’Associazione “I Girasoli” odv che opera allo stesso modo nelle Marche, siamo stati in grado questa sera di regalarvi un attimo di speranza, di ascolto e di condivisione, di vita pura. Tutto ciò che avete ascoltato e vissuto qui, non è il frutto di quattro giorni di Campus, bensì di almeno un anno di duro lavoro che ha visto come protagonisti molti insegnanti e ragazzi, vicini e lontani. Farei dunque un grande applauso ai pilastri che sono riusciti a rendere possibile tutto questo: Micaela Gasparrini, Alessio Giuliani, Maria Luigia e Letizia Neroni, Simone Piccirilli, Andrea Palumbo, Alessandro Pensa, Riccardo Ramundi, Marta Savini, Gianluca Fanelli, Licia Zulli, Maria Aurelia Del Casale.
Di certo la nostra missione non finisce qui, questo è solo l’inizio. E a tal proposito vorrei fare un annuncio e comunicarvi una notizia molto importante.
Come molti di voi sanno, l'organizzazione venezuelana no-profit “El Sistema” del M° Antonio Abreu opera in tutto il mondo portando avanti questa missione, salvando centinaia di milioni di giovani con la musica e l’arte. “Musica in Crescendo” stessa, così come tutte le realtà citate prima, sono Nucleo di “El Sistema Italia”, che si ispira alla stessa filosofia venezuelana. Ebbene circa un mese fa, un po’ per gioco un po’ per sfida, ho proposto la mia candidatura ad un annuncio per lavorare con El Sistema dell’isola di Cipro, realtà molto attiva e perfettamente inserita nella rete internazionale di El Sistema. Due settimane fa è arrivato il responso: da settembre lavorerò come musicista e direttore d’orchestra con El Sistema a Cipro per un anno, e questo mi riempie il cuore di gioia. Sarà sicuramente una grande opportunità per ampliare la mia formazione come insegnante ed educatore, per entrare a far parte di una rete internazionale che opera in tutto il mondo e per dare maggiori opportunità di scambio e di crescita ai nostri ragazzi.
Non temete ragazzi: questo non è un addio, né tantomeno un arrivederci. Tornerò spesso da voi per portarvi nuove idee, nuove possibilità e nuove strade da percorrere. Vivremo insieme nuovi scambi creativi e costruiremo nuovi ponti che possano metterci in contatto con altre realtà, così da poter continuare a crescere senza mai fermarci. Ricordate sempre che la speranza e la salvezza per il prossimo siete voi, attraverso la musica e la vostra arte.
Non si nasce sotto una buona stella. La buona stella siamo noi, se nonostante tutto scegliamo di esserla”.