Fumettibrutti incontra Vasto e si racconta: "Essere trans non è un capriccio"
VASTO. "Guardiamoci dentro e rendiamoci conto che l'essere umano è fatto di giudizi e si può decidere se creare un muro o superarli. Il concetto di normalità è sopravvalutato, ognuno nella propria vita ha sperimentato e avuto dei pregiudizi verso qualcosa, schemi mentali da cui venire fuori non è facile, ma se te ne accorgi trovi la chiave per farlo".
Queste e tante altre riflessioni ha regalato ieri sera al pubblico vastese Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti. L'occasione è stata la presentazione a Vasto della sua graphic novel "P. La mia adolescenza Trans" (Leggi).
La fumettista ha condiviso i tratti salienti della sua transizione, un percorso lungo e doloroso raccontato con grande disinvoltura e ironia, a partire dal coming out del 2019. Dal peso degli stereotipi al dualismo maschio/femmina, al perché è necessario parlare e dare coraggio a chi pensa di essere sbagliato, questi e tanti altri temi ha affrontato l'artista nata in rete e diventata in poco tempo l’idolo di una generazione da cui è stata scelta come portavoce di libertà e autodeterminazione.
"Da quando ho fatto coming out ho perso molte persone e opportunità. Farlo al giorno d'oggi significa donarsi agli altri ed è stato difficile per me, ma mi ha fatto bene così come anche a chi mi segue perché è arrivato il messaggio che è possibile anche con tutte le conseguenze che comporta. Molti mi hanno detto che ho seguito una moda, che me l'ero inventato. Ma non è stato un gioco o un capriccio, l'ho fatto perché le persone non binarie e transgender esistono e se sai di esserlo puoi decidere di viverti. Ancora oggi non dovrebbe essere così difficile, ma in realtà c'è ancora bisogno di tanto coraggio. Personalmente sono contenta di averlo fatto e di essere un esempio, ma non abbiamo bisogno di martiri o eroi, semplicemente abbiamo bisogno di diritti e nessuna si deve sentire cittadina di serie b anche quando va ad esercitare il proprio diritto di voto", ha detto Jole che abbiamo intervistato a margine dell'incontro promosso dalla Consulta Giovanile di Vasto insieme all'Assessorato alle Politiche Giovanili, guidato da Paola Cianci, con il supporto di Abruzzo Pride.
"In tanti hanno partecipato e ascoltato l'esperienza di vita di Josephine Yole Signorelli - dichiara l'assessora, Paola Cianci - e apprezzato la forza delle sue parole. Oltre che intervenire come fumettista, l'autrice ha attraversato con il suo raccontato personale le peculiarità delle battaglie di tutta la comunità LGBTQIA+ ed evidenziato che non basta tollerare ma è necessario includere. Grazie alle ragazze e ai ragazzi della Consulta per aver ancora una volta promosso, insieme all'assessorato alle Politiche Giovanili, un evento che ha come finalità quella di abbattere i muri delle discriminazioni e costruire i ponti della solidarietà".