Tumore al seno: 25 scatti di Federica Molfese “per lanciare un messaggio di prevenzione”
VASTO. Si potrà visitare fino al 21 ottobre la mostra dal titolo “Buonvento” in memoria di Federica Anna Molfese (1988-2023), artista romana che ha deciso di raccontare il proprio doloroso percorso con il tumore al seno attraverso la fotografia. L’esposizione, ospitata nelle sale di Palazzo Mattioli in Corso De Parma, è organizzata dall’associazione culturale “Agarte - Fucina delle Arti” di Alessandro Giansanti e realizzata in collaborazione con il Comune di Vasto, in particolare dall'Assessorato alle Politiche sociali guidato da Anna Bosco. L'iniziativa, che apre il calendario dedicato alla prevenzione del tumore al seno in occasione dell'Ottobre in rosa, propone venticinque scatti realizzati in sei anni di terapia oncologica senologica intrapresa dall'artista, più una serie di cinque fotografie di grandi dimensioni nonché opere selezionate dalla stessa associazione.
Ad aprire l'inaugurazione, che si è svolta nella tarda serata di ieri, la scrittrice Valentina Franzese che ha dedicato poesie e letture sul tema. Presenti la consigliera comunale Maria Molino, Dalila Bonelli dell'associazione Lory a Colori, Mariella Alessandrini de La Conchiglia, il presidente della Croce rossa Enzo Mucci, Gessica Riccitelli di Habibi Hart Design. Emozionanti le parole di Katia Basilico e Miranda Sconosciuto che hanno condiviso le proprie storie. “Vogliamo lanciare un messaggio di prevenzione e cura ma anche di rinascita attraverso l'accompagnamento psicologo affinché queste donne non si sentano sole e non abbiano paura a chiedere aiuto, sapendo di poter contare sul sostegno della comunità”, ha detto l’assessore Bosco. A raccontare la storia personale e artistica di Federica il curatore Giansanti: “Federica era una, scrittrice, una poetessa una scultrice, una donna incredibile. Ci siamo conosciuti per caso e mi parlò di questo progetto che reputai interessante, ma solo dopo aver visto la prima foto ne compresi la grandezza. I suoi scatti sono di una delicatezza disarmante che mostrano la sofferenza del corpo. Un progetto concepito per far capire cosa c'è dietro la malattia facendo rispecchiare chi guarda su una speciale carta che permette di vedere se stessi poiché quello che può capitare a Federica può colpire chiunque. Bisogna parlarne per sentirsi meno soli. Lei era dotata di un'incredibile ironia e chiamava il suo male coinquilino fastidioso”.
La rassegna liberamente visitabile proseguirà fino a lunedì 21 ottobre con apertura tutti i giorni dalle 18:00 alle 21:00. Per qualsiasi informazione contattare il 351 740 5874.
