Fedios in visita al Cristallo D'Abruzzo grazie ai Lupi del Gesso
Gissi Binomio salute e cultura come medicina del benessere.
GISSI. Ieri 23 ottobre, abbiamo ospitato 30 soci membri della sede Fedios Abruzzo (Federazione Italiana cura dell'osteoporosi e delle malattie dello scheletro) .
Non c'è termine per descrivere l' immenso contributo umanitario di chi si batte e si impegna per la salute e la cura delle malattie degenerative. La presidente della Fedios, Rosaura Biagelli, ci ha contattato circa un mese fa manifestando l'interesse per il Cristallo D'Abruzzo. Fissata la data del 23 ottobre, ci siamo incontrati a Gissi presso la sede del museo etnografico. Dopo la visita al museo, come di consueto, il presidente Antonio Ottaviano, insieme al direttivo Nicola Lapenna e Angelo Ciccarone, e con l'aiuto dei nuovi soci, Angelo Di Zanno e Camillo Stampone, hanno accompagnato il "corposo" gruppo di ben 30 visitatori alla scoperta dell'Antica Gypsum.
Attraversando il Corso Remo Gaspari, non potevamo non fare tappa a dimora Gaspari e non potevamo non ricordare l'Onorevole Ministro Remo Gaspari e tutto ciò che ha fatto per il paese di Gissi, non ultimo, l'ospedale civile. È toccato ad Angelo Ciccarone, storico locale e autore del libro "Nostra Gypsum", narrare una breve biografia riassuntiva della carriera del ministro.
Come ormai di consueto però, tema principale della visita è stato "Il Cristallo D'Abruzzo", il percorso ideato dal presidente Antonio Ottaviano in occasione delle scorse giornate FAI di primavera 2024. Ad inizio percorso la promessa di Ottaviano è stata questa: "Quando alla fine della visita di oggi, attraverserete di nuovo questo corso per fare ritorno, vedrete Gissi con occhi diversi e una nuova realtà apparirà come per magia ai vostri occhi".
E così è stato. Oltre a soddisfare appieno le aspettative, i visitatori si sono complimentati con noi lupi del gesso per averli stupiti e affascinati con i nostri racconti. Tra loro, diversi specialisti del settore medico tra i quali il dottor Lucio Del Forno. Ex direttore del reparto di medicina dell'ospedale San Pio di Vasto come primario medico per 20 anni e sostenitore dell’importanza della medicina preventiva in campo cardiovascolare e oncologico, Del Forno ha incoraggiato la formazione di associazioni di pazienti (Fedios Abruzzo) e di società sportive tra cui ‘Correre per vivere’ di cui è stato presidente per circa 14 anni.
Da sempre deciso a mettere a disposizione le competenze acquisite nel corso di tanti anni di lavoro per andare incontro al bisogno di salute degli abruzzesi e frenare l’esodo fuori regione di tanti medici ed infermieri dotati di grande professionalità e per ridurre la mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni.
"Non ci aspettavamo che Gissi, potesse nascondere un tesoro culturale del genere", hanno esclamato diversi soci della Fedios e siamo stupiti dalla preparazione, dall'impegno e dalla passione che mettete nella valorizzazione culturale del vostro paese".
Fieri ed orgogliosi, noi lupi del gesso, ci siamo sentiti apprezzati e appagati a pieno dalle loro parole e dal loro invito a non mollare e continuare con i nostri progetti. Onorati, abbiamo ringraziato la presidente Rosaura Biagelli e tutti i calorosi soci Fefios e invitato a condividere la loro esperienza e pubblicizzare la nostra attività culturale a promozione del Cristallo D'Abruzzo, della tradizione legata al "gesso" e agli esclusivi prodotti tipici che da essa scaturiscono.
La giornata si è conclusa con il gustoso pranzo presso la trattoria paninoteca "Paperino" dove non poteva mancare "l'agnello sotto il coppo", prelibato prodotto tipico del vastese che qui a Gissi trova una delle sue massime raffinate espressioni.
"La nostra missione è la crescita culturale della collettività gissana, afferma Ottaviano. Valorizzare le ricchezze che un territorio possiede significa innanzitutto farlo apprezzare e conoscere a chi lo abita e lo vive quotidianamente aumentando il senso di appartenenza, il rispetto e il valore della conservazione dello stesso. Il territorio e le sue ricchezze ambientali e storico-culturali possono diventare inoltre attrattiva per un turismo lento e sostenibile."